Lavorano in condizioni igienico-sanitarie precarie gli impiegati dell’Anm allo stazionamento Brin. Un attestamento ai margini della “nuova via Marina” sempre più isolato ed abbandonato a se stesso. Dove anche scendere o salire sugli autobus diventa complicato e pericoloso. Mettere un piede in fallo, ad esempio, significherebbe cadere all’interno di una vera e propria discarica al di sotto di un palazzo pericolante ed invaso dai rifiuti. Un edificio decadente trasformato in sversatoio abusivo da chi, ad ogni ora del giorno e della notte, getta qualsiasi cosa ai limiti del marciapiede.
«È pericoloso per tutti - afferma il sindacalista Marco Sansone - e non si può continuare a far finta di niente.
Un luogo tutt’altro che decoroso in cui anche attendere il proprio turno nei locali delle sale interne, crea non poche difficoltà. Aree trasformate in tugurio dove pulizie e sanificazioni, sono operazioni che sembrano appartenere al passato.
«Basta passare un fazzoletto sulle porte o sulle scrivanie - dichiara il rappresentante Usb Adolfo Vallini - per vedere quanta sporcizia respiriamo. Non si effettua alcun tipo di pulizia ordinaria e questo peggiora la situazione. Siamo stanchi di dover chiedere ciò che dovrebbe spettarci di diritto. Quello che dovrebbe essere garantito ad ogni lavoratore. A questo punto aspettiamo che l’azienda si faccia sentire e riporti ordine e sicurezza in questo attestamento di cruciale importanza per la nostra città».