Metropolitana di Napoli, il Comune punta a evitare il duello bis sulle grate al Plebiscito

Metropolitana di Napoli, il Comune punta a evitare il duello bis sulle grate al Plebiscito
di Pierluigi Frattasi
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 07:00
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Il ministero dei Beni Culturali non si arrende sulle griglie al Plebiscito e prepara l'appello al Consiglio di Stato. Il Mibac potrebbe far leva su due punti: la difesa dell'articolo 9 della Costituzione sulla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico italiano e sulla norma che, nel caso dell'annullamento in autotutela di un atto rilasciato precedentemente, dà la possibilità al ministero di entrare nel merito della questione, dando indicazioni anche su come debba essere fatta. Una replica, insomma, al rilievo sull'«eccesso di potere» sollevato dal Tar rispetto all'indicazione del ministero di Largo Carolina come luogo più idoneo dove realizzare le grate.
 
Venerdì, intanto, sarà a Napoli proprio il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, in visita al Museo Archeologico in mattinata e al Museo di Capodimonte nel pomeriggio. Non è escluso un contatto con il Comune. «Siamo sempre disponibili per un confronto», commenta l'assessore alle Infrastrutture, Mario Calabrese. Palazzo San Giacomo, infatti, per scongiurare l'allungamento dei tempi che un eventuale ricorso al Consiglio di Stato comporterebbe, potrebbe proporre al Mibac una soluzione di compromesso spostando di pochi metri le griglie al di fuori dell'area vincolata. La sentenza lampo del Tar Secondo il Mibac, sarebbe la prima in Italia di questo tipo. Mentre sono numerose le revoche in autotutela disposte dal nuovo direttore generale Gino Famiglietti.

Per accelerare il completamento dei cantieri della Linea 6, intanto, l'Anm ha preparato un'istanza al Tribunale Fallimentare per ripristinare l'assistenza ai lavori di Ansaldo Sts, attiva fino a un anno fa. Si tratta di un'attività di supporto come l'apertura dell'officina di piazzale Tecchio o l'assistenza di linea dei treni. L'Anm un anno fa sospese il servizio - all'epoca il manager era Ciro Maglione - che aveva continuato a garantire dal 2014 dopo la chiusura del metrò per i lavori, per un costo complessivo di circa 900mila euro all'anno. Si tratta, però, di attività che potrebbero essere utili per accelerare i lavori, riattivare i treni velocemente e cercare di non perdere i 98 milioni di fondi europei per la Linea 6. A questo scopo, il Comune aveva studiato negli scorsi mesi una convenzione con Ansaldo. La proposta è stata comunicata da Anm ai commissari giudiziali, che però hanno chiesto la presentazione di una istanza al Tribunale. Più difficile, invece, una riattivazione anche parziale dell'esercizio sulla tratta Fuorigrotta-Mergellina.

Pressing della rete di associazioni Insieme per Napoli, intanto, per riprendere i lavori al Plebiscito. «In un clima di possibile contenzioso giudiziario tra Mibac e Comune spiega l'avvocato Gaetano Brancaccio - che potrebbe durare molto tempo, ribadiamo la proposta formulata nelle settimane scorse per spostare di 10 passi le griglie al di fuori del perimetro vincolato della piazza».
 
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