Cantiere metrò al Plebiscito: Garella chiede nuovi atti, sprint del Comune

Cantiere metrò al Plebiscito: Garella chiede nuovi atti, sprint del Comune
di Pierluigi Frattasi
Martedì 20 Novembre 2018, 07:00
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Ancora carte, ancora approfondimenti sulle griglie del metrò in piazza del Plebiscito. Il sovrintendente Luciano Garella chiede ulteriori integrazioni sul dossier presentato ieri pomeriggio dal Comune di Napoli. Palazzo San Giacomo si è impegnato a produrle entro domani. Il Municipio, ieri mattina, ha trasmesso il documento realizzato dalle società concessionarie Metropolitana di Napoli e Ansaldo Sts e consegnato venerdì scorso. Nel pomeriggio, il faccia a faccia a Palazzo Reale con l'assessore alle Opere Pubbliche Mario Calabrese. «Il sovrintendente - spiega l'assessore Calabrese - ha chiesto alcune integrazioni, come specificare meglio le relazioni tra alcuni elementi di analisi e i saggi geologici e produrre un documento di sintesi che accompagni il dossier. Contiamo di depositare quanto richiesto entro la giornata di domani».
 
Non appena arriverà il placet del sovrintendente, il dossier sarà inviato a sua volta al ministero dei Beni Culturali, che ha chiesto di vedere le carte, avvalendosi del potere di indirizzo, coordinamento e controllo in materia di tutela, prima dell'ok definitivo alla realizzazione dell'opera. Il cantiere al Plebiscito, nel frattempo, resta sospeso. I lavori all'ombra del colonnato della Basilica di San Francesco di Paola sono fermi dal 22 ottobre scorso. Il ministero, infatti, ha congelato l'autorizzazione rilasciata dalla Sovrintendenza a marzo proprio in vista di ulteriori approfondimenti sull'opera. In particolare, il Mibac ha chiesto di riconsiderare la possibilità di ricavare la camera di ventilazione del metrò Linea 6, con annesse le griglie, in Largo Carolina, anziché in piazza del Plebiscito, vincolata interamente dal 2008. Soluzione ritenuta, però, dai tecnici più costosa, lunga e meno conveniente dal punto di vista della sicurezza.

È durato circa 3 ore il faccia a faccia di ieri pomeriggio tra il sovrintendente Luciano Garella e l'assessore Mario Calabrese. Il Comune aveva trasmesso già in mattinata alla Sovrintendenza il dossier, che è stato analizzato punto per punto nel corso dell'incontro tenutosi nel pomeriggio a partire dalle 16. Il documento era stato richiesto per chiarire meglio alcuni aspetti che sono già contenuti nei faldoni del progetto. «La Sovrintendenza si è già espressa su quest'opera - spiega Calabrese - rilasciando l'autorizzazione a marzo. Ha già visto, quindi, l'intera documentazione relativa alla camera di ventilazione del metrò, e alla sua ubicazione in piazza del Plebiscito, sfruttando i locali già scavati negli anni '90 con l'ex Ltr, la linea tranviaria rapida. Documenti, che, invece, il ministero non ha ancora potuto visionare. Invece di portare a Roma pacchi e pacchi di carte, tutta la documentazione è stata sintetizzata in una relazione, che include i contenuti di maggior rilievo, che sarà sottoposta all'attenzione del Mibac.

All'inizio della scorsa settimana, le società concessionarie avevano presentato la prima bozza del documento in Comune. Il testo definitivo è arrivato solo a fine settimana. Solo quando Garella riterrà il documento completo di tutte le informazioni necessarie al parere, compresi i saggi e le relazioni, e avrà rilasciato il suo placet, il documento diventerà definitivo ed ufficiale e potrà essere trasmesso alla Direzione generale del Mibac, per la valutazione finale condivisa con la Sovrintendenza di Napoli.

Al centro del dossier tutti i motivi che renderebbero, secondo i tecnici, la soluzione di piazza del Plebiscito migliore rispetto alle altre localizzazioni di Largo Carolina e piazza Trieste e Trento. Tra questi, ad esempio, motivi di maggiore sicurezza e di tutela del costruito - si utilizzerebbe l'opera in sotterraneo realizzata ai tempi della Ltr evitando nuovi scavi - nonché i tempi e i costi inferiori (2 anni in meno e 8 milioni). Il dossier è corredato da una corposa appendice contenente una serie di scatti fotografici e rendering della piazza e della posizione delle grate, nell'area prospiciente il lato destro del colonnato della basilica di San Francesco di Paola. Le foto, ad altezza d'uomo, sono scattate a differenti distanze dal luogo dove saranno inserite le griglie (40, 30 e 15 metri), in modo da dare l'idea di quale sarà l'impatto delle grate. E sono messe a confronto con analoghi scatti che riguardano invece le grate che sono già presenti nella piazza tra le due statue equestri. Nel documenti, quindi, si evidenzia che l'impatto visivo anche delle nuove griglie sarebbe poco rilevante e non maggiore di quello delle griglie già presenti nella piazza. La decisione del Mibac dovrebbe arrivare, poi, a stretto giro. Il verdetto si conoscerà probabilmente entro la fine di novembre. Poi, partirà la corsa per completare l'opera, che deve essere rendicontata entro il 2019, per non rischiare di perdere i fondi europei.
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