Traffico a Napoli, zero progetti e vigili infuriati: «Pronti allo sciopero»

Traffico a Napoli, zero progetti e vigili infuriati: «Pronti allo sciopero»
di Paolo Barbuto
Mercoledì 25 Agosto 2021, 00:00 - Ultimo agg. 15:40
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«Se non si deciderà con immediatezza quali saranno le mosse per affrontare il traffico del rientro a settembre, noi siamo pronti ad arrivare fino allo sciopero», Roberta Stella poliziotta municipale e sindacalista Csa parla con la fermezza di chi s’è sentito prendere in giro fin troppo su quest’argomento e non ha più nessuna intenzione di tergiversare.

La questione è quella, già più volte presentata, dal caos di viabilità già ampiamente previsto per settembre.

Alla fine dell’estate 2021 le scuole dovrebbero riprendere le attività in presenza totale, la maggior parte degli uffici smetterà di utilizzare lo smartworking e la vita delle città, compresa Napoli, dovrebbe tornare alla normalità dei giorni che precedevano il lockdown del marzo 2020. Solo che a Napoli ritorno alla “normalità” equivale a ritorno al caos, con l’aggiunta che qui, nel frattempo, i cantieri stradali sono aumentati a dismisura limitando la circolazione e, soprattutto, c’è la galleria Vittoria chiusa. Sembra un dettaglio ma la galleria è uno degli assi determinanti del percorso Est-Ovest in città, utilizzata ogni giorno (quando è in funzione) da oltre 72mila automobilisti.

Insomma, la ripresa delle attività normali per Napoli rischia di trasformarsi in una Caporetto della viabilità.

La questione è estremamente sentita da parte dei vigili, tant’è vero che lo stesso comandante Esposito ha più volte sollecitato l’Amministrazione per chiedere un confronto sul tema, ma è rimasto inascoltato. Sul tema Marco Gaudini la settimana scorsa, da assessore alla viabilità, aveva promesso un tavolo permanente di confronto, però l’altroieri Gaudini s’è dimesso perché insegue la campagna elettorale con Bassolino, sicché tutto è andato a monte.

«Ecco perché noi siamo pronti a scendere sul terreno aspro della protesta - spiega la sindacalista Csa Stella al termine di lunghi giorni di confronto anche con i colleghi della Uil - perché stiamo cercando di sollevare un problema che coinvolge tutta la cittadinanza ma ci troviamo di fronte al silenzio più assoluto e imbarazzante. Se pensano di risolvere il caos del traffico di settembre mandando allo sbaraglio la polizia municipale si sbagliano di grosso, non lo consentiremo».

I vigili chiedono che s’inizi almeno ad affrontare la questione per evitare di trovarsi in difficoltà quando arriveranno i giorni difficili: «Non pretendiamo soluzioni miracolose, ci basta che almeno qualcuno comprenda la gravità della situazione e sia disponibile ad affrontarla. Noi siamo sempre pronti e a disposizione della città, ma qualcuno deve predisporre un piano adeguato, e non possiamo essere noi».

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A rendere più infuocato il confronto c’è anche il futuro di 147 agenti con contratto a termine che hanno ottenuto una proroga fino ad ottobre e oggi non sanno quale sarà il loro futuro: «Bisognerebbe parlarne con Roma, con il Ministero. Se si arriverà ai giorni della scadenza ci sarà forse un sindaco eletto da qualche giorno che, ovviamente, si troverà spaesato. Ecco, anche questa vicenda andrebbe affrontata per tempo, ma anche su questo fronte l’Amministrazione latita», tuona Stella.

Ovviamente la minaccia dello sciopero rappresenta solo l’ultima arma a disposizione in una battaglia che inizia oggi: «Se non ci sarà attenzione alle nostre richieste di programmazione per evitare il caos di settembre, nei prossimi giorni partiremo con le assemblee nelle unità operative - spiega la sindacalista Csa - poi chiederemo ancora attenzione e confronto e, se non ci saranno ancora risposte, solo allora proclameremo lo sciopero. Però i napoletani devono sapere fin d’ora che sarà uno sciopero in favore della città. Noi potremmo anche voltarci dall’altra parte e vivere quei giorni di caos in mezzo al traffico senza badare alle parolacce degli automobilisti, però pensiamo che il compito della polizia municipale sia quello di prevenire il caos, e se per prevenirlo è necessario uno sciopero, lo faremo». 

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