Napoli, niente giardinieri: i nonni fanno da soli

Napoli, niente giardinieri: i nonni fanno da soli
di Giuliana Covella
Mercoledì 12 Giugno 2019, 07:30
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Mentre il Comune di Napoli chiede - tramite un avviso - la partecipazione dei cittadini per la cura del verde pubblico, a San Pietro a Patierno c'è già chi lo fa da un bel po'. Sono i nonni «giardinieri» che, da volontari dell'associazione Città senza periferie, da circa otto anni curano la manutenzione di alberi, aiuole e spazi all'aperto di edifici scolastici sommersi dalla vegetazione. «Facciamo quello che dovrebbero fare gli addetti del Comune - dicono all'unisono i pensionati - ma dato che non se ne vedono mai da queste parti, ci prendiamo cura noi del bene pubblico, sia degli spazi verdi che dell'arredo urbano vandalizzato, come le panchine che abbiamo riverniciato per bambini, mamme e anziani del quartiere».
 
Da lunedì scorso sul sito del Comune è presente l'avviso pubblico per «esternare manifestazioni di interesse per l'acquisizione di proposte di collaborazione fra cittadini e amministrazione per la cura del verde urbano - si legge in una nota - Ciò per dar seguito alla delibera di giunta comunale 63 del 1 marzo 2019». Con questa attività il Comune ha stabilito dunque di «implementare, favorire e incentivare, in fase del tutto sperimentale, forme di collaborazione fra cittadini e amministrazione». In particolare - si legge ancora nel comunicato - con questo atto «le associazioni e i comitati che operano nel settore ambientale potranno formulare proposte progettuali e operative di pronta realizzabilità, per la cura del patrimonio verde urbano e a sostegno della gestione e della manutenzione, nel rispetto delle norme e degli strumenti urbanistici vigenti, indicandone costi, tempi e mezzi di finanziamento, senza oneri per l'ente». «In realtà è ciò che noi già facciamo da anni - commenta Michele Attanasio, presidente di Città senza periferie, onlus nata nel 2006 - specie con il fondamentale supporto di pensionati del quartiere che, stufi di vedere gli spazi pubblici abbandonati, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e prendersene cura».

I giardinieri fai da te sono pensionati tra i 62 e i 73 anni e, con il supporto di volontari più giovani, ogni giorno curano il verde e l'arredo urbano di San Pietro a Patierno. Tra gli spazi c'è l'orto sociale all'interno del plesso Sanzio, in via Rosa dei Venti, che fa parte dell'istituto comprensivo Radice-Ammaturo: un orto che ricade nel progetto Scuola Viva, che in genere parte da marzo fino a giugno, ma che è sempre ben curato in ogni periodo dell'anno e il cui raccolto viene distribuito dagli anziani volontari agli alunni. Ma chi sono i nonni-giardinieri? «Sono un ebanista in pensione - si presenta Alberto Montella, veterano del gruppo - e oltre alle aree verdi mi occupo della manutenzione delle panchine in legno nel quartiere. Sono una decina. Erano in uno stato pietoso, logorate nel tempo, molte vandalizzate e io le ho riverniciate perché almeno le mamme e i bambini possano sedersi d'estate». Un lavoro certosino che Alberto svolge con l'ausilio di Pasquale Ardire, Gennaro Cinque, Luigi Braciglianese ed altri volontari: «Oggi le panchine sono come nuove e almeno due volte l'anno ne curiamo la manutenzione con un trattamento contro freddo e caldo». A ripulire alberi e aiuole che vengono irrorate d'acqua e concimate ci sono anche Luigi Sigillo, Ciro Borriello, Salvatore Braciglianese: «Noi utilizziamo nello specifico il decespugliatore e il rasaerba per tenere pulito l'immenso prato della scuola, completamente abbandonato e coperto dalla vegetazione, nonché gli alberi a basso fusto». «Ormai i giardinieri della VII Municipalità sono una razza in via di estinzione - ironizza Michele Attanasio - Da queste parti non si vedono più. Se non fosse per questo gruppo di arzilli vecchietti che hanno un forte senso civico, per questa scuola e non solo sarebbe impossibile poter fruire degli spazi verdi».
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