Carta d'identità, l'odissea di Napoli: «Vuole rinnovarla? Torni a Natale»

Carta d'identità, l'odissea di Napoli: «Vuole rinnovarla? Torni a Natale»
di Paolo Barbuto
Lunedì 8 Aprile 2019, 07:30
3 Minuti di Lettura
«Ha bisogno di rinnovare la carta d'identità? Ripassi verso Natale»; d'accordo, qualcuno penserà che si tratta di un paradosso giornalistico per rappresentare lentezza e difficoltà della burocrazia, invece le cose stanno esattamente così.

Abbiamo provato a calarci nei panni di un cittadino che deve rinnovare il suo documento di riconoscimento e ci siamo ritrovati in un mondo parallelo fatto di clic sul computer che conducono verso il nulla oppure verso obiettivi lontanissimi.
 
Per rinnovare la carta d'identità il Ministero dell'Interno mette a disposizione dei cittadini un portale ben fatto che conduce in maniera puntuale ad ogni singolo passaggio. Leggermente difficile pescare una password che piaccia al sistema telematico, però dopo una decina di tentativi l'ostacolo viene superato: basta inserire il proprio codice fiscale e la password ottenuta con fatica e si «atterra» direttamente sulla pagina giusta. Nel nostro caso quella del Comune di Napoli. Ed è proprio qui che inizia la ricerca impossibile.

C'è un elenco di ogni sede di municipalità presso la quale è disponibile il documento in formato elettronico, basta cliccare sul nome di quella più vicina a casa e il gioco è fatto... cioè sarebbe fatto. Perché le difficoltà arrivano esattamente nel momento in cui il sito del Ministero finisce nei meandri dell'Amministrazione partenopea.

Il tentativo avviene sulla municipalità Vomero, quella più vicina all'indirizzo di chi scrive. Però proprio per la sede di via Morghen compare un messaggio: «Le prenotazioni sono sospese, è possibile prenotarsi presso la sede dell'Arenella». Poco male, basta un clic in più e la questione sarà risolta.

Invece la pagina delle prenotazioni alla sede dell'Arenella è stracolma, si procede di settimana in settimana navigando in una marea di spazi rossi, che significano «orario già prenotato, passa oltre». Si supera il mese in corso, si svolta verso maggio, poi giugno, l'estate avanza con un drammatico rosso su ogni settimana, uno spiraglio arriva quando s'imbocca il mese di dicembre del 2019. Primo appuntamento possibile il giorno 11 dicembre alle 10 del mattino. E io come farò senza documento per i prossimi otto mesi?

Magari è possibile fare la carta d'identità da qualche altra parte ottenendo tempi meno biblici. In parte è vero. Sappiate che tra le venti sedi a disposizione per le prenotazioni solo cinque (compresa quella dell'Arenella di cui abbiamo già scritto) hanno spazi disponibili. Al Mercato bisogna aspettare un mese, 31 giorni per la precisione, a Bagnoli il tempo è più lungo e arriva a 58 giorni, poi ci sono i 60 giorni d'attesa per Fuorigrotta e i 72 dell'Avvocata che apre il primo spiraglio per le ore 14 del prossimo 18 giugno.

E nelle altre municipalità come si fa a prenotare? È semplice, non si fa, non si prenota, si resta in attesa paziente finché non si apre uno spiraglio.

Ogni singolo ufficio ha la possibilità di «aprire» le prenotazioni per un periodo di tempo più o meno lungo. La maggior parte delle municipalità ha fissato quel limite all'11 maggio. Non si possono esplorare altri giorni oltre quella data, e tutti gli spazi di prenotazione sono occupati. Sicché la prenotazione è formalmente vietata. Ci sono, però, anche casi differenti. Gli uffici di Miano, ad esempio, permetterebbero di prenotare fino al prossimo 7 di luglio però fino a quel giorno nessun addetto è disponibile e la prenotazione è impossibile.

Il caso più clamoroso, però, riguarda Ponticelli. La municipalità ha offerto possibilità di prenotazione fino all'11 di aprile del 2020, un intero anno: ebbene fino a quella data ogni singolo giorno risulta totalmente prenotato. Se volete fare la carta d'identità lì dotatevi di pazienza, se ne riparla la prossima primavera.
 
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