Napoli ritrova il Plebiscito tra luci, botteghe e telecamere: «Al via il rilancio della piazza»

Colonnato, sbloccati i finanziamenti del Fec: subito i lavori e l’assegnazione degli immobili

Il sindaco Manfredi al Colonnato
Il sindaco Manfredi al Colonnato
di Paolo Barbuto
Sabato 7 Gennaio 2023, 23:55 - Ultimo agg. 8 Gennaio, 15:55
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Sono pronti i finanziamenti per risistemare le botteghe del colonnato, è in corso la progettazione per una nuova illuminazione, a breve è annunciata l’apertura del sito ipogeo della piazza: il Plebiscito è finalmente pronto a rinascere e il primo segnale arriva direttamente dalla Prefettura che annuncia l’imminente avvio dei lavori per restituire piena agibilità agli immobili di proprietà del Fec prima di procedere a nuove assegnazioni ufficiali.

Il primo passo per restituire al Plebiscito decoro, dignità e attrattività è la rinascita delle botteghe che si trovano sotto al colonnato, in quelle di proprietà del Fondo Edifici di Culto (il Fec) del Ministero dell’Interno, nel giro di due mesi inizieranno i lavori necessari a recuperare l’antica agibilità. Si tratta di interventi non drastici che, però, sono determinanti per consentire l’assegnazione degli spazi.

In realtà quegli stessi spazi furono già oggetto di un bando in epoca pre-Covid, precisamente nel 2017. Gli esiti non furono entusiasmanti e alcuni degli immobili rimasero senza assegnazione, poi è subentrata la difficoltà dell’adeguamento di agibilità, sicché è stato già deciso che, in occasione del nuovo bando, chi aveva già ottenuto la precedente assegnazione possa far valere una sorta di “diritto di prelazione” per proseguire nel progetto che aveva già pensato di avviarenel 2017. 

In questi anni, però, molti degli assegnatari hanno già ufficialmente fatto un passo indietro rinunciando a quegli immobili per dedicarsi ad altre iniziative imprenditoriali di più agevole realizzazione.

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«L’arrivo dei finanziamenti e l’avvio dei lavori è il primo passo verso un rilancio definitivo di piazza del Plebiscito che è al centro di un importante progetto di valorizzazione - ha detto il prefetto Claudio Palomba nel corso di un’ampia intervista (che potete leggere nella pagina seguente del nostro giornale) - questo è il punto di svolta per un cambiamento drastico».

Il tema delle categorie merceologiche da accogliere sotto al colonnato della piazza più rappresentativa della città è, da sempre, un punto nodale dei progetti di rilancio: nel corso degli anni e nel susseguirsi delle riunioni operative si è ipotizzato di dare precedenza alle attività artigianali che siano rappresentanza delle eccellenze locali, ma sono previsti anche spazi per attività di somministrazione (bar e ristoranti) e per locali di forte matrice culturale.

L’intero progetto di rinascita del Plebiscito è, da mesi, al centro di infinite riunioni che vedono al tavolo delle decisioni la Prefettura, la Soprintendenza, il Comune di Napoli e il Demanio, tutti soggetti (eccezion fatta per la Soprintendenza) che condividono la proprietà di spazi e locali della piazza. 
Uno dei punti considerati determinanti per il futuro del Plebiscito è quello della completa e definitiva apertura dell’ipogeo che si trova al di sotto della chiesa di San Francesco di Paola.

Quello spazio sotterraneo è, da anni, al centro di un progetto di sistemazione e di ristrutturazione che, da tempo, è giunto a conclusione. Manca solo il passo definitivo che è quello dell’apertura definitiva e ufficiale alle visite.
Si tratta di una ampia porzione di sottosuolo che “ricalca” gli spazi della chiesa sovrastante, alla quale, attualmente, si accede attraverso due locali del colonnato (civici 6 e 7). Il progetto nacque in epoca napoleonica per volontà di Gioacchino Murat ma venne completato dai Borbone al rientro a Napoli: l’ipogeo è a sei metri di profondità sotto la Basilica di piazza del Plebiscito e si sviluppa con un’ampia “piazza” centrale, al centro della quale c’è un immenso pilastro a forma di fungo, oltre a una rete di cunicoli circostanti. L’area è stata riqualificata da Comune e Provveditorato alle Opere Pubbliche in un progetto che ha coinvolto anche Demanio, Curia, Soprintendenza e Prefettura: gli spazi dovrebbero essere destinati, oltre che alle semplici visite turistiche, anche ad esposizioni e mostre.

Assieme alla rivitalizzazione delle botteghe e all’apertura dell’ipogeo viene considerato determinante per la rinascita di piazza del Plebiscito anche il progetto di nuova illuminazione. Si tratta di una innovazione voluta per cancellare gli angoli d’oscurità che rendono la piazza poco sicura nelle ore notturne, ma anche di un’idea volta a valorizzare l’architettura del colonnato e degli edifici circostanti mediante illuminazione con colori differenti capaci di mettere in risalto la bellezza del luogo.

Il progetto, sotto stretto controllo della Soprintendenza, è ancora in fase di realizzazione e dovrebbe comprendere anche la parte di luci multicolori già presenti sotto al colonnato, riaccese in occasione delle ultime festività natalizie.

Il Prefetto Palomba, che considera prioritaria la “rinascita” del Plebiscito, spiega che entro il prossimo autunno l’intero progetto di valorizzazione della piazza sarà completato.

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