Don Mimmo Battaglia benedice l'affresco di Santa Maria di Costantinopoli: «Con il restauro si ridà vita»

Don Mimmo Battaglia benedice l'affresco di Santa Maria di Costantinopoli: «Con il restauro si ridà vita»
Sabato 29 Maggio 2021, 13:32 - Ultimo agg. 16:59
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«Per me restaurare equivale a ridare vita, significa riscoprire la bellezza nascosta che esiste da tempo ma che è offuscata dal tempo, forse anche dall'incuria, finché qualcuno con passione e delicatezza non vi si avvicina per riscoprire l'ignoto che vi è nascosto. Ed è questo che Dio fa con ognuno di noi ed è il senso della Resurrezione». Lo ha detto l'arcivescovo di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia, intervenuto all'inaugurazione del restauro dell'affresco della Madonna di Costantinopoli nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.

Ai promotori e realizzatori del restauro, Battaglia ha voluto rivolgere il suo «grazie per il ruolo e l'impegno e per la sinergia, per la capacità di lavorare insieme che è una testimonianza bellissima ed è ciò di cui questa città ha bisogno». 

«In questi tempi difficili in cui ognuno sta facendo i conti con le ferite personali e della società, bisogna pensare che ogni ferita può diventare feritoia e ogni fragilità può diventare opportunità».

Così l'arcivescovo di Napoli nel corso del suo intervento all'inaugurazione dell'affresco restaurato nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Battaglia ha sottolineato l'importanza del patrimonio artistico e religioso che - ha detto - «ha una funzione pedagogica che aiuta i giovani ad attingere alla cultura. Tutti dobbiamo essere capaci di essere custodi della bellezza nostra interiore e di quella delle persone che ci circondano».

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Da qui l'invito a «imparare a prenderci cura delle opere d'arte e delle persone. In questi tempi difficili - ha aggiunto - c'è tanta tribolazione, c'è chi ha perso i propri cari, chi a perso il lavoro, chi chiede aiuto e chi è diventato ancora più invisibile e la domanda è: tu dove sei? Maria ci invita a farci avanti verso l'altro ricordando che le situazioni difficili non si affrontano con l'animo del disperato, ma con la serenità di sapere che Dio nelle tempeste è al tuo fianco e dona coraggio. Quando si va incontro all'altro bisogna farlo senza paura, con i gesti discreti del silenzio e non con spot pubblicitari e protagonismo che non servono Dio perché Dio dona con gratuità e senza calcolo». 

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