Napoli, la rinascita della Gaiola: spiaggia senza ressa e bagnanti felici

Napoli, la rinascita della Gaiola: spiaggia senza ressa e bagnanti felici
di Paolo Barbuto
Sabato 4 Luglio 2020, 00:00 - Ultimo agg. 12:00
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Capisci che c’è qualcosa di nuovo quando arrivi all’incrocio con discesa Gaiola, presidiato dai vigili, e scopri che non c’è il consueto caos dei motorini e delle auto parcheggiate. Intuisci che la novità è reale mentre scivoli lungo il percorso torrido che si ferma dinanzi alle scalette del sito e non sei mescolato alla torcida ululante alla quale eri abituato. Capisci che la Gaiola è tornata a splendere quando superi il controllo sanitario, sbuchi di fronte al mare e scopri che la spiaggetta è un paradiso con una manciata di persone e un silenzio irreale rotto solo dallo sciabordìo delle onde.

Ieri è stato il giorno numero uno dell’estate della Gaiola. Il sito era chiuso dai giorni del lockdown, la riapertura è stata una via crucis di riunioni e di problemi da superare perché il Csi, il gruppo che gestisce il sito archeologico e ambientalistico, non è avvezzo alle necessità dei bagnanti. Sicché per le operazioni di disincaglio della questione arenata è sceso in campo l’assessore Menna che ha trainato la Gaiola fuori dalla secca, ma con norme precise da far rispettare ai bagnanti che, è bene ricordarlo, entrano gratuitamente.
 

 

Siccome la Gaiola è sempre stata nota per un assembramento micidiale, quando s’è decisa la riapertura sono state dettate norme rigorose, soprattutto sul numero di accessi possibili. Dopo aver ripulito la spiaggetta e aver recuperato ogni centimetro possibile s’è stabilito che al massimo possono starci assieme 75 persone, e per consentire a più bagnanti di alternarsi, s’è deciso che vanno rispettati due turni, quello della mattina e quello del pomeriggio, con un turnover totale delle presenze.
Per entrare alla Gaiola bisogna prenotare, raggiunta quota 75 ingressi le prenotazioni si bloccano. E per evitare prenotazioni a lunga scadenza oppure a raffica per ogni giorno d’estate, il sistema permette l’accesso alla richiesta di posto in spiaggia solo per il giorno successivo, così nessuno può fare il furbetto e cercare di prendersi la Gaiola per tanti giorni consecutivi. 

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Quando ieri mattina Maurizio Simeone e la “banda della Gaiola” si sono avviati verso il cancello per l’apertura, erano convinti che sarebbe stata una giornata infernale, come se stessero avviandosi alla guerra. Quando hanno visto le prime persone presentarsi al cancello sorridenti e “solitarie”, si sono resi conto che forse non sarebbe stata una guerra e che le persone sono decisamente migliori di come il web le presenta. A fine giornata i «grazie» sono stati tantissimi. Insomma l’esordio è stato ritmato dalla serenità, senza eccessi né tentativi di forzare il blocco: «A dire la verità qualcuno che non aveva la prenotazione s’è presentato, ma si trattava di persone perbene che hanno chiesto come fare e hanno promesso che torneranno nei prossimi giorni dopo aver seguito le procedure», Maurizio Simeone, fondatore del Csi Gaiola, a metà giornata sorride perché si sente già soddisfatto. 



Nelle settimane che hanno preceduto la riapertura c’è stata una piccola tempesta social che accusava il Csi di aver privatizzato quel luogo meraviglioso sottraendolo ai napoletani: la Gaiola era chiusa semplicemente per adeguarsi al rispetto delle norme anti-Covid e gli sforzi compiuti per la riapertura della spiaggia libera testimoniano la dedizione alla città del gruppo che ha fatto rinascere quella porzione di Napoli. Fino all’estate scorsa sulla spiaggia si assembravano migliaia di persone. Le foto a confronto qui a sinistra testimoniano quel che accadeva prima e quel che è successo ieri (e succederà nei prossimi giorni). Sicché il team della Gaiola era abituato, a fine giornata, a raccogliere buste su buste di immondizia. Ieri, invece non è andata così, quando sono andati via i bagnanti della mattina la spiaggia era linda, è accaduto lo stesso con quelli del pomeriggio che sono andati via alle 18: non una cartaccia, non una bottiglia, nemmeno una cicca di sigaretta. La spiaggia è stata rispettata rigorosamente. A metà mattinata dal mare si sono presentate tre o quattro persone su tavole da surf, hanno tentato di inscenare una protesta contro la Gaiola contingentata, sono stati accolti prima da un imbarazzante disinteresse dei bagnanti, poi da una poderosa richiesta di andare via e di smetterla di disturbare.
 

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