«Niente rifiuti speciali ad Acerra», il Tar stoppa la Regione Campania

Il polo dei rifiuti di Acerra
Il polo dei rifiuti di Acerra
di Pino Neri
Martedì 9 Ottobre 2018, 18:45
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ACERRA - Ampliamento del polo dei rifiuti:  a causa di un ricorso al Tar, inoltrato dal Comune di Acerra e sollecitato dagli ambientalisti, è stata bocciata l'autorizzazione rilasciata l'anno scorso dalla Regione Campania con l'obiettivo di realizzare un grande impianto per lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi. Una struttura  da 100mila tonnellate all'anno di scarti prevista nel polo dei rifiuti ubicato in località Pantano, alle spalle dell'inceneritore, il più grande polo di questo tipo in Campania. Ma secondo i giudici del Tar, che hanno annullato la decisione di palazzo Santa Lucia, l'autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione alla società privata Csette non è stata legittima perché «il Comune di Acerra e i cittadini non hanno partecipato alla procedura per il rilascio del provvedimento di via libera».

Si tratta di una sentenza che fa discutere. I rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi infestano la Terra dei Fuochi. Troppo spesso vengono scaricati nelle periferie e nelle campagne per poi essere incendiati. Non si sa dove metterli per cui la realizzazione di impianti di stoccaggio ne costituisce al momento l'unica possibilità di smaltimento legale. A ogni modo il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, è soddisfatto per cui ha dato la notizia in un video diffuso su Facebook. Molto soddisfatti ovviamente anche gli ambientalisti della zona, Alessandro Cannavacciuolo in testa, che per primo aveva lanciato l'allarme nel territorio simbolo della Terra dei Fuochi.                               
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