Paolo Sorrentino riapre il set Napoli:
primo ciak a via Caracciolo

Paolo Sorrentino riapre il set Napoli: primo ciak a via Caracciolo
di Paolo Barbuto
Venerdì 21 Agosto 2020, 00:00 - Ultimo agg. 12:34
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L’auto antica percorre via Caracciolo al tramonto, la troupe la segue, il regista è contento della scena, non ci sarà bisogno di proseguire per altri giorni, si smonta tutto e si va avanti. Quell’auto nera e amaranto targata “Na 1” è in qualche modo il battistrada della rinascita cinematografica di Napoli, una rinascita che porta la firma di Paolo Sorrentino, regista da Oscar che è tornato nella sua città per raccontare se stesso e le sue origini.

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Le prime riprese del nuovo film di Sorrentino dovevano durare tre giorni e terminare oggi: è bastato invece un mezzo pomeriggio di riprese per una scena “fuori piano, estremamente complicata” (spiegano gli esperti di cinema in un linguaggio che ai non esperti appare incomprensibile) per ottenere la sequenza perfetta e dedicarsi al prosieguo del film che si annuncia intenso e forse un po’ complicato.

Il regista per questa storia autobiografica, che racconterà la sua infanzia, il dolore e la rinascita, sta percorrendo palmo a palmo la città in cerca dei luoghi “originali” nei quali la sua storia si è sviluppata. Qualche settimana fa è tornato nel parco del Vomero dove ha vissuto e dove vorrebbe girare le scene che riguardano i momenti della sua vita collegati a quell’epoca; l’altro giorno è stato visto a Posillipo, a bordo di un gommone, a caccia di uno scorcio preciso collegato a un momento importante della sua giovinezza. Le peregrinazioni del regista sono approdate anche al cimitero di Fuorigrotta dove Sorrentino non ha resistito allo scatto di un contenitore dei rifiuti con una scritta contro la Juventus da postare su Instagram.

La pellicola è prodotta dallo stesso Sorrentino e da Lorenzo Mieli per “The Apartment” del gruppo Freemantle, sarà girata per Netflix e si intitolerà “È stata la mano di Dio”. Il riferimento a Diego Maradona ha generato una imbarazzante polemica montata dall’avvocato argentino di Maradona che ha espressamente vietato l’utilizzo dell’immagine del suo assistito, in realtà il titolo è legato a un momento drammatico della vita del regista: a sedici anni, ottenne di andare a seguire il Napoli di Maradona in trasferta e non andò, come faceva abitualmente, nella casa di montagna assieme ai genitori. Quella notte, a causa di una fuga di gas, Tina e Sasà Sorrentino morirono nel sonno nella casa di montagna e il sedicenne Paolo si ritrovò orfano ma salvato, appunto, dalla passione per Maradona. Ecco il perché del titolo del film autobiografico ed ecco il motivo della dedica al campione argentino quando fu insignito del premio Oscar.

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«Paolo Sorrentino è il benvenuto, noi siamo a sua disposizione e sappiamo che il suo sguardo originale e affettuoso metterà in luce la parte più bella di Napoli», Titta Fiore, presidente della Film Commission Campania, racconta con entusiasmo la ripartenza del cinema a Napoli e nella Regione, «Avere in città il set di un regista premio Oscar è un onore senza pari ed è anche un segnale importante per il mondo del cinema che qui in Campania ha trovato, negli anni, luoghi d’eccezione e garanzia di ospitalità e buone pratiche e da qui ha deciso di ripartire con tantissime produzioni che si susseguiranno da qui all’autunno», spiega ancora Fiore.

Anche da parte della Regione c’è stato un segnale determinante nei confronti del mondo del cinema in un momento così delicato di ripartenza, è stato confermato il piano operativo annuale di promozione dell’attività cinematografica e audiovisiva con un finanziamento da cinque milioni di euro destinati ad “Opere audiovisive”, “Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva” e “Sostegno all’esercizio”.

Determinante anche il supporto alle produzioni per affrontare le delicate esigenze della tutela sanitaria di questo momento. Proprio con il contributo della Film Commission Campania è stato varato un dettagliato programma con le date di arrivo e di partenza delle troupes alle quali è riservata la possibilità di eseguire tamponi per lavorare in totale sicurezza con la garanzia di non avere contagi nei gruppi di lavoro, il piano avviene con il sostegno delle Asl e con finanziamenti regionali da un milione di euro. 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

"Questo film per me significa tornare a casa”. Paolo Sorrentino torna nella sua Napoli per dirigere “È stata la mano di Dio”, un film originale Netflix.

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Le riprese del film autobiografico di Paolo Sorrentino andranno avanti a partire dalla prossima settimana, non si annunciano brevi anche se l’allestimento dei set non dovrebbe essere d’impaccio alla vita della città. Attualmente è scattata la ricerca a un gruppo di comparse che dovrebbero essere utilizzate proprio nel corso della prossima settimana. Le selezioni saranno rigorose anche per i personaggi che faranno da sfondo alle scene del film, non saranno ingaggiate persone che “si sono sottoposte ad interventi di chirurgia estetica”, non ci sarà spazio per chi ha tatuaggi vistosi né per chi ha i capelli rasati. Ultimo dettaglio: non saranno ammesse nel gruppo delle comparse persone che abbiamo le unghie ricostruite in gel. Sono richieste puntuali, ma se vuoi entrare nel cast di un film diretto da un premio Oscar, anche se da semplice comparsa, certe regole devi rispettarle.

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