Riaperture a Napoli, ecco parchi e musei: «In arrivo il ticket unico»

Riaperture a Napoli, ecco parchi e musei: «In arrivo il ticket unico»
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 3 Giugno 2020, 08:30 - Ultimo agg. 12:47
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Riparte la cultura a Napoli, e lo fa all'insegna dei «turisti napoletani». È stato un 2 giugno di riaperture per siti storici, giardini, parchi e musei: i Giardini di Palazzo Reale, la Villa Floridiana, il Vergiliano, la Certosa di San Martino e Villa Pignatelli. Sono cinque i luoghi culturali riaperti in città, cui vanno aggiunti altri quattro in Campania: il Teatro romano di Benevento, il Museo archeologico di Teano, il Museo archeologico nazionale di Pontecagnano ed il Museo dei Gladiatori a Santa Maria Capua Vetere. Nelle prime settimane gli ingressi saranno gratis. Se la pandemia è alle spalle, infatti, non tutto è come prima: «Riapriamo dopo 3 mesi - spiega Paolo Mascilli Migliorini, direttore di Palazzo Reale - Non avremo grandi flussi turistici nazionali o internazionali, che rappresentavano il 70% dei nostri 300mila visitatori all'anno. Ma la cultura non è solo turismo: sarà un'occasione per ripensare a molte cose, anche se il turismo endogeno ha dei limiti strutturali». Non a caso, il nuovo direttore regionale del Polo Museale della Campania Marta Ragozzino propone «l'introduzione di un biglietto unico».
 

 

Ripresa dei luoghi storici e Festa della Repubblica. Il tour della fase 3 per la cultura napoletana è iniziato ieri mattina al Mann con una conferenza stampa da «passaggio di testimone» cui hanno preso parte, tra gli altri, il direttore Ragozzino e il direttore Paolo Giulierini. Poi in città è toccato, nell'ordine, alla riapertura di Palazzo Reale, di Villa Pignatelli, di Parco e Tomba di Virgilio a Piedigrotta, e della Villa Floridiana al Vomero. Ultimo evento della giornata è stata l'illuminazione con led tricolori della facciata di Castel Sant'Elmo vista Golfo, in collaborazione con la V Municipalità e lo sponsor Unico Energia. Da oggi riapre i battenti per studiosi e studenti anche la Biblioteca Nazionale: «Iniziamo con 25 ingressi al giorno, almeno per questi primi tempi - spiega il direttore Gabriele Capone - e ci si prenoterà online. L'utente troverà pronta la sua postazione all'arrivo in sala».

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La gente in strada è tantissima. Nei siti culturali tra piazza del Plebiscito, Maschio Angioino e Palazzo Reale, l'affluenza è minore ma c'è. Si tratta di un turismo di prossimità: scolaresche, famiglie, decine di comitive di ragazzi dalla provincia. Niente stranieri, niente accenti del centro-nord. È un tipo di presenze decisamente diverso dal pre-Covid quello che si aggira tra arredi urbani immersi a tratti nel degrado, come le fioriere distrutte del San Carlo, i giardinetti rinsecchiti di via Console, del Lungomare o intorno al Mann: più che verde, è un giallo urbano. A parte la carenza di manutenzione degli esterni, chi entra nei siti sorride. «Siamo napoletani, e qui non eravamo mai venuti - spiegano Assunta Cammisa e Raffaele Lombardi, la prima coppia di visitatori di Palazzo Reale dopo la riapertura alla 15.30 - I napoletani stanno riscoprendo i loro luoghi e se ne riappropriano. Abbiamo pranzato sul Lungomare e poi siamo venuti a passeggio qui». Turisti della propria città, insomma. E lo stesso vale per la Floridiana, riaperta ieri (era chiusa dal 23 dicembre scorso) e piena di vomeresi: «Un bel segnale, perché il Vomero è carente di aree verdi: con il nuovo direttore del Polo Museale abbiamo avuto subito modo di intenderci - dice il presidente della V Municipalità Paolo De Luca - Per lei la Floridiana è una priorità. Poi c'è la questione dei fondi proposti da Franceschini destinati ad abbattimenti, messa in sicurezza, interventi su impianti idrici e opere murarie: speriamo si usino presto».
 

Ticket unico, turismo di prossimità e fase 3. Sono tanti i temi affrontati dal direttore Ragozzino: «Questa giornata è andata bene - spiega - Le cose sono cambiate rispetto a prima della pandemia nella vita quotidiana, e così è anche per le visite turistiche. Abbiamo sentito parlare di distanziamento sociale per tutti questi mesi, ma con la fase 3 il distanziamento dobbiamo combatterlo: ora bisogna riavvicinare con fiducia, sicurezza e consapevolezza le persone ai nostri luoghi.
Le presenze saranno di minor numero, visto che i flussi turistici non ci saranno sul breve periodo, ma avremo una situazione migliore per certi versi: ripartiamo da noi. Stiamo poi immaginando un biglietto unico: ne stiamo discutendo con il nostro concessionario e il progetto sta già prendendo corpo in questi giorni. Al di là della situazione specifica, l'introduzione del ticket unico è una strategia politica precisa. Bisogna pur imparare qualcosa da questa pandemia». 

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