Parola ai turisti. Dopo il decalogo e i suggerimenti delle associazioni di categoria documentati nei giorni scorsi, il Mattino ha interpellato ieri i vacanzieri, e lo ha fatto a ridosso di un boom di visitatori già iniziato, e destinato a crescere per questa che sarà la prima stagione primavera estate post-Covid. Un piccolo sondaggio, in cui abbiamo chiesto direttamente a chi ha scelto Napoli, italiani e non, di dare le pagelle e descrivere la loro «experience» partenopea. Se, in generale, i turisti denotano miglioramenti sul piano della sicurezza e lodano il «cibo, il clima e il carattere delle persone», piovono le critiche sul «traffico», sui «trasporti» e sul «decoro urbano».
Al di qua di quanto c'è di vero nei luoghi comuni, tanti visitatori scelgono Napoli per vivere una sorta di avventura, per abitare, ma solo per qualche giorno, un caos vivo, rumoroso e vitale che manca in gran parte del resto del mondo: «La città è molto bella - sorride Gabrielle Romero, di Montpellier - Ma se devo essere sincera la circolazione delle auto e degli scooter è davvero pericolosa, e facciamo fatica ad attraversare. La città è un po' sporca. La pizza però è fantastica, e anche i dolci. Stasera andremo alla caccia della pasta al ragù».
«Ci sono molte transenne - aggiunge l'amica Luise Barony - Quanto ai trasporti, preferiamo muoverci a piedi.
Cliché confermati e cliché sfatati. Due donne toscane scelgono i libri dalle bancarelle sotto l'arco di Port'Alba dissestato da anni: «Devo dire che c'è un forte contrasto tra una storia ricchissima e una cultura che traboccano da tutti i pori e un degrado che sbuca da ogni angolo, anche nei posti simbolo - racconta Giulia Alessi, di Cecina - Per esempio si trovano le boutique in via Toledo, e poi si volta l'angolo e in certi post dei Quartieri Spagnoli si trova l'assenza di decoro urbano. Per quanto riguarda la metro, sono entrata alla stazione di Vanvitelli, e c'era la serie di Fibonacci. Il solo vederla è bastato per essere contenta. Quanto alla sicurezza, sono venuta a Napoli preparandomi al peggio, ma devo invece dire di essere rimasta sorpresa piacevolmente dall'assenza di rischi». «La Galleria Umberto è molto degradata - aggiunge Federica Parlanti, da Livorno - Ho visto da poco la Vittorio Emanuele di Milano, e la differenza colpisce in negativo, proprio perché si tratta di due monumenti gemelli. Devo dire però che dal 2018 a oggi c'è un cambiamento radicale in positivo per quanto riguarda la sicurezza. Abbiamo già mangiato anche la pizza fritta: fantastica».
In piazza Bellini, folte comitive di turisti in visita alle mura greche fanno decine di selfie con vista immondizia (i contenitori, qui, sono sempre stracolmi). Due giovani portoghesi, invece, sono seduti su una panchina dopo essersi arresi nella ricerca di un infopoint. «Napoli è impressionante - sospira Luis Cuña - La cosa più orribile è il traffico, e la pulizia lascia molto a desiderare. La città è molto sporca, secondo me. Ci pensiamo spesso, mentre camminiamo. In Portogallo, per esempio, abbiamo poi bagni pubblici gratuiti. Mi piacciono molto i palazzi e i monumenti, e non trovo fastidiosi i cantieri: sono segno di miglioramenti nel futuro. La città è bella nel complesso». «Stiamo cercando di capire come raggiungere dei posti con un bus - dice Caterina Daisha, concentrata in una ricerca con lo smartphone - vorremmo arrivare a Bacoli, ma non si capisce come fare. Non ci sono infopoint che ci aiutino e gli spostamenti sono molto difficili, ma le persone sono molto carine. Il cibo è imperdibile: sono innamorata della pizza fritta, della pasta e della sfogliatella».