Vie del mare, anche Alilauro taglia le corse e in Costiera esplode la rabbia: «Mobilità più a rischio»

Vie del mare, anche Alilauro taglia le corse e in Costiera esplode la rabbia: «Mobilità più a rischio»
di Antonino Pane e Massimo Zivelli
Sabato 31 Ottobre 2020, 11:00
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Taglia tu che taglio anch'io. Le vie del mare di nuovo nella bufera per la decisione di alcuni armatori di cancellare corse poco remunerative per il periodo invernale. Ha cominciato MedMar e subito, a ruota, ha intrapreso la stessa strada l'Alilauro che ha cancellato alcune corse Napoli-Ischia e azzerato il collegamento Napoli-Sorrento. Cosa che si appresterebbe a fare anche la Navigazione Libera del Golfo che gestisce solo una coppia di corse tra Sorrento e Napoli. La mobilitazione è già scattata: sindaci e parlamentari dicono no all'abolizione o al ridimensionamento di servizi ritenuti ancora più essenziali in un momento così difficile per i trasporti che non riescono a garantire servizi sicuri dal punto di vista sanitario. Un appello raccolto dalla Regione che per martedì ha indetto incontri con i sindaci dei comuni interessati e subito dopo una riunione con tutti gli armatori che gestiscono le rotte del golfo. «Cercheremo - spiega Luca Cascone, plenipotenziario dei trasporti in Campania - di trovare una soluzione, anche se bisogna tenere conto che gli armatori non percepiscono contributi pubblici, per cui non possono essere obbligati a garantire servizi non remunerativi». Cascone, comunque, non chiude la porta a possibili accordi. «Ci troviamo in un momento difficile - aggiunge - e la Regione è pronta a fare la sua parte pur consapevole dei vincoli amministrativi con cui bisogna fare i conti». 

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La vicenda è seguita passo passo sulle isole e nei comuni della penisola sorrentina. L'europarlamentare Pd, Giosi Ferrandino, componente della Commissione europea sui Trasporti, ha evidenziato il divario della spesa regionale tra i collegamenti terrestri e i marittimi: 670 milioni contro 11. Per questo si è rivolto al capogruppo regionale Pd, Mario Casillo. «Seguo con attenzione - gli ha scritto - le dinamiche di casa nostra anche da Bruxelles e da pendolare oltre che da politico ti posso confermare che i tagli che si stanno verificando nel golfo di Napoli sui trasporti marittimi non possono essere accettati. I territori subiscono le politiche degli armatori privati e non so quale si sia il ruolo della Regione Campania in tutto questo. Se qualche armatore non vuole effettuare corse meno produttive (dopo il periodo di vacche grasse d'estate) lo dica e la Regione le affidi a chi, invece, ha voglia di non penalizzare il territorio». Durissimo anche l'intervento del sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, che ieri mattina ha scritto una lettera ai vertici dell'Alilauro e della Nlg. «Abbiamo appreso - scrive Coppola - della vostra intenzione di interrompere i collegamenti marittimi tra la nostra città e Napoli. Nel diffidarvi da tale proposito, vi invitiamo a volervi mettere in contatto con la nostra amministrazione per approfondire l'argomento. Nel mentre vi ricordiamo l'importanza di assicurare il servizio, soprattutto alla luce delle difficoltà che si registrano sul fronte dei trasporti, per effetto delle conseguenze procurate dall'emergenza Covid-19». Vale giusto la pena ricordare che l'Alilauro ha già tentato varie volte di interrompere i collegamenti tra Sorrento e Napoli. L'ultima alla vigilia delle amministrative. Decisioni unilaterali che non tengono in nessun conto il fatto che le corse furono istituite come contropartita quando la compagnia realizzò il suo pontile per i collegamenti con Capri. Quel pontile pesava e pesa enormemente sugli spazi angusti di Marina Piccola ma continua a essere utilizzato massicciamente; le corse per Napoli, invece, sono a singhiozzo. Intanto la Caremar interviene per rispondere agli attacchi ricevuti sui social sul fronte dei controlli per il rispetto delle misure anticovid a bordo di traghetti e aliscafi, che - assicura la compagnia - «vengono svolti regolarmente». Le considerazioni su sovraffollamento e tolleranza di viaggiatori senza mascherine a bordo - afferma Agostino Mazzella, comandante della nave Naiade - sono «non veritiere». 

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