L'acqua di Castellammare negata, via al restyling da 100mila euro

L'acqua di Castellammare negata, via al restyling da 100mila euro
di Fiorangela d'Amora
Sabato 26 Giugno 2021, 09:00
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Fonti stabiane inibite, sì al progetto di recupero da 100mila euro. Le sorgenti Acqua Acidula e Acqua della Madonna sono chiuse da tre mesi a causa di valori alterati rinvenuti nelle analisi periodiche. Quella che sembrava un'anomalia dovuta a qualche tubo malandato si è rivelata invece come un'opera radicale. Impianti ormai obsoleti che rendevano le due sorgenti che sgorgano nel quartiere dell'Acqua della Madonna una ricchezza non valorizzata e pericolosa per la salute pubblica. Nel quadro degli interventi rientra anche la Fontana Grande che si trova nella piazza che precede gli storici chalet. Così dopo l'assegnazione dei lavori, che assicurano dal comune avverrà entro l'estate, partiranno le opere edili, idrauliche, manutenzione straordinaria, pulizia, installazione di impianti elettrici, aerazione ed antintrusione. «Si tratta di opere fondamentali che finalmente ci daranno modo di riappropriarci delle nostre acque. - ha dichiarato il sindaco Gaetano Cimmino - Le sorgenti e gli impianti vanno tutelati con attenzione. È la prima volta, dopo decenni, che Castellammare si prende cura in questo modo del dono che la natura ha fatto alla nostra terra». 

Di fatto la storicità del quartiere e delle sue fonti è basata proprio sulla presenza dell'acqua che arriva dalla montagna e scorre sotto i piedi degli stabiesi fino a sfociare in mare. L'oro blu a Castellammare ha tanti nomi, ci sono le fonti salutari custodite nelle Antiche Terme per le quali l'assunzione è prevista solo dietro prescrizione medica, ci sono poi le due fonti più rinomate e usate da cittadini e stranieri.

La prima è la sorgente denominata Acqua Acidula è situata all'interno di un locale al piano terra di via Brin e la captazione delle acque minerali avviene per mezzo di tre polle sorgive che adducono l'intera massa liquida alla mescita nell'omonima piazzetta. L'Acqua della Madonna, invece, è ubicata in un locale seminterrato della chiesa di Santa Maria di Porto Salvo ove le acque vengono addotte direttamente sulla banchina. 

In entrambi i casi, allo scopo di ridurre al minimo il rischio di inquinamenti esterni alla sorgente è necessario effettuare interventi di manutenzione straordinaria ai locali interni ed alla mescita, comprendenti opere edili, idrauliche ed elettriche. Verranno rimosse le apparecchiature elettromeccaniche e gli impianti dismessi e verranno effettuate opere edili ed idrauliche. Inoltre, per garantire le idonee condizioni di fruibilità e sicurezza è necessario dotare i locali di impianti elettrici, di aerazione e di un sistema di allarme antintrusivo. Per la sorgente di piazza Fontana Grande si provvederà ad interdire l'accesso al pubblico con la delimitazione della fontana tramite il posizionamento di pannelli metallici e di segnaletica di preavviso. Si tratta in questo caso di una prima messa in sicurezza. 

Le analisi periodiche di Comune di Castellammare, Arpac ed Asl di inizio maggio, necessarie per la tutela della salute pubblica, avevano evidenziato il superamento di alcuni parametri. Da qui la decisione di intervenire subito per risolvere la problematica, da sempre trascurata ed affrontata con opere tampone. Il cronoprogramma prevede una durata dei lavori di circa 120 giorni. «Da quando è scattato l'allarme sulle sorgenti, qualche settimana fa, è stato palese che bisognava intervenire in maniera radicale. - ha concluso Cimmino - In questo modo gli stabiesi e tutti coloro che conoscono le nostre acque meravigliose ed uniche al mondo potranno tornare a goderne». 

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