Protestano ex lavoratori American Laundry, ridotti i servizi per molti ospedali napoletani

Protestano ex lavoratori American Laundry, ridotti i servizi per molti ospedali napoletani
di Melina Chiapparino
Martedì 16 Giugno 2020, 22:35
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Un’intera giornata di protesta all’Ospedale del Mare e con oggi, si è riaccesa la mobilitazione dei dipendenti dell’ex American Laundry. Da questa mattina, i gruppi di lavoratori che attendono il passaggio di cantiere alla nuova ditta Hospital Service, hanno dato vita ad un presidio che si è sciolto solo in tarda serata. Ma la vera protesta comincia ora, tra le mura ospedaliere. Fino al 20 giugno- come hanno annunciato - non verrà garantita la regolare distribuzione del materiale da lavanderia e non sarà ritirato il materiale sporco negli ospedali. In pratica, gli addetti ai magazzini interni di gran parte dei presidi dell’Asl Napoli 1 continueranno a garantire solo il servizio nei pronti soccorsi, nelle sale operatorie e per le emergenze.

Questi disagi, come è scritto nel documento firmato dai manifestanti e indirizzato alla direzione generale dell’Asl partenopea, riguarderanno l’Ospedale del Mare, il Loreto Mare, il San Giovanni Bosco, il San Gennaro e il San Paolo. L’azione di mobilitazione, indetta a partire da oggi è l’ennesimo tentativo degli ex dipendenti, di avere delle risposte sulle loro condizioni lavorative. L’American Laundry, aveva in carico l'appalto dei servizi di lavanderia per l’Asl Napoli 1 e altre strutture sanitarie ma, in seguito ad una interdittiva antimafia, è stata commissariata ed è subentrata la ditta Hospital Service che, al momento, ha assorbito 23 dei 62 lavoratori con «riduzioni di orari, demansionamenti e contratti di apprendistato professionalizzato» hanno speigato i manifestanti.


Il passaggio tra le ditte ha fatto esplodere le proteste degli ex lavoratori dell’American Laundry che accusano «il mancato rispetto della clausola sociale per i nuovi contratti da sottoporre ai dipendenti della ditta ora commissariata» lamentando i continui rimandi della data in cui avrebbero dovuto confrontarsi con la ditta alla presenza dei sindacati, come era stato promesso attraverso una videoconferenza che non è ancora avvenuta. Sulla vertenza tra l’Hospital Service Srl e gli ex dipendenti dell’ American Laundry, si è espressa oggi l’ Ugl Chimici di Napoli in una nota sottoscritta dal segretario provinciale Salvatore Pomo e dalle segreterie regionali Confederali e Federativi del sindacato.

Nel documento viene sottolineata la preoccupazione «non soltanto per l’aspetto meramente collegato alla salvaguardia dei livelli occupazionali, ma anche per le ripercussioni sociali dato il delicato servizio oggetto della attività prestata, ossia la consegna ed il ritiro di materiale tessile e medico nelle strutture ospedaliere napoletane, fortemente compromesso anche dall’emergenza epidemiologica Covid-19».
«La società subentrante, avvalendosi di lavoratori assunti ex novo nonché quelli provenienti dall’ex American Laundry, non sta ottemperando al servizio con le unità previste dal progetto tecnico presentato in gara» si legge nella nota dell’Ugl che appoggia gli ex dipendenti nella mobilitazione annunciata e destinata ad alzare i toni «se non arriveranno risposte».

 
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