«Per fortuna lo spavento è passato, ma ho avuto tanta paura dopo aver sentito quel rumore molto forte del jet contro il molo. Lo scossone è stato deciso, ho visto lo scafo che andava diretto verso il molo, il botto mi ha sbalzato dal sedile esterno sul quale ero seduta facendomi sbattere violentemente a terra. Credo di aver preso anche un colpo di frusta perché ho difficoltà a muovere il collo e ho dolore alle vertebre. L'ansia adesso è tutta per la piccola, spero stia bene». Ludovica è tra i passeggeri dell'aliscafo per Ischia rimasti feriti. La giovane è residente sull'isola, ma ha preferito non ripartire con tutti gli altri passeggeri che hanno trovato posto su aliscafi e traghetti partiti dopo l'urto del jet Hsc Città di Forio. «Vorrei prima capire - spiega Ludovica - quali sono le mie condizioni di salute. Ho chiesto a mia madre di raggiungermi a Napoli così può accompagnarmi lei in ospedale, ho preferito dare precedenza ai bimbi e non occupare un posto in ambulanza. Il personale di Aliauro, considerandomi non in pericolo, mi ha detto di recarmi autonomamente al pronto soccorso e poi inviare loro il referto via mail per indennizzarmi. Spero di potermi riprendere in fretta».
Ieri mattina la maggior parte dei passeggeri che erano a bordo dell'Hsc Città di Forio ha preferito arrivare comunque ad Ischia il prima possibile utilizzando traghetti e aliscafi partiti successivamente.
Appena in sei, alla fine, sono rimasti a Napoli degli oltre 100 passeggeri dell'aliscafo che ha impattato sul molo San Vincenzo: tra questi anche la madre con la sua neonata ricoverata in ospedale. Tutti gli altri passeggeri sono riusciti a ripartire per Ischia. «Ho la casa di villeggiatura sull'isola e - racconta Antonio, in compagnia di sua moglie e tre figli - vogliamo dimenticare in fretta questa brutta avventura e goderci le ferie dopo un anno di lavoro. Certo, la paura c'è stata, ma ora dobbiamo andare avanti».