Aniello stritolato a morte al pastificio,
autopsia e fascicolo per omicidio

Aniello stritolato a morte al pastificio, autopsia e fascicolo per omicidio
di Gabriella Cuoco
Sabato 14 Luglio 2018, 10:53
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Le porte del pastificio Ferrara ieri sono rimaste chiuse e lo saranno anche durante tutto il fine settimana. Gli agenti del commissariato di polizia, su ordine della procura di Nola, che ha aperto un'inchiesta sulla morte del 32enne Aniello Bruno, hanno sequestrato l'area dei macchinari per imballaggi e passato al setaccio l'intera struttura della zona industriale di Polvica di Nola, al confine con la Valle di Suessola. L'ipotesi di reato, se si dovesse appurare che non sono state osservate le norme di sicurezza, è di omicidio colposo. Da ieri mattina, all'interno dell'azienda gestita da anni dalla famiglia Ferrara, è un andirivieni di operai e sindacalisti, ancora sotto choc per la tragica morte del giovane sanfeliciano, che da anni lavorava nell'azienda e, soprattutto, era ben voluto «per la sua disponibilità e per la capacità di non lamentarsi mai» dicono alcuni colleghi.

AUTOPSIA
l corpo di Aniello si trova presso il reparto di Medicina Legale del II Policlinico di Napoli dove lunedì, sarà dato incaricato dalla procura ad un medico legale di effettuare l'esame autoptico che dovrà far luce su una vicenda che col passare delle ore è sempre più ingarbugliata. Sono in molti a sottolineare che già qualche giorno prima della tragedia alcuni addetti agli imballaggi avevano segnalato al capo del settore un problema legato proprio a quel macchinario, che sembrava non andare alla perfezione. Dall'altra parte c'è chi sottolinea che lo stesso giovane si sarebbe troppo esposto verso il bocchettone dell'ingranaggio, che lo ha poi risucchiato senza dargli scampo ma questo non sembra probabile visti gli standard di sicurezza che la ditta deve garantire e garantisce per legge proprio per evitare questi casi. A far chiarezza sulla vicenda saranno anche i filmati delle telecamere interne all'azienda, che sono stati già sequestrati dagli agenti del commissariato di polizia e che in queste ultime ore sono al vaglio degli inquirenti che potrebbero notificare anche alcuni di avvisi di garanzia.

 

AVVISI DI GARANZIA
Intanto ancora una volta i sindacalisti della Fai Cisl Napoli e della Uil hanno fatto sentire la loro vicinanza agli operai e alla famiglia del 32enne, oramai distrutta e chiusa nel silenzio nella loro abitazione di via Fosse a San Felice a Cancello. Del funerale non ancora si sa nulla. Tutto è legato all'autopsia, un momento cruciale dell'inchiesta all'esito del quale il pubblico ministero riconsegnerà i resti di Aniello ai genitori, all'amatissimo fratello gemello, alla fidanzata. Intanto, attraverso i sindacati, i colleghi di Aniello annunciano che chiederanno all'azienda nel giorno delle esequie «che l'attività si fermi per permettere a tutti di partecipare». «Sono tutti scossi hanno detto i sindacalisti Francesco Fattoruso e Maurizio Vitiello - per la morte di un giovane sul luogo di lavoro». Ieri, ma anche oggi e domani, il pastificio resterà chiuso per permettere altri controlli e verifiche. «Infine concludo i rappresentanti di Fai Cisl e Uila ci batteremo affinché si possa investire ancora di più in formazione e sicurezza. E' impensabile che queste cose possano accadere in un'azienda che investe tanto nel futuro». Intanto, fino al tardo pomeriggio di ieri fuori ai cancelli del pastificio Ferrara c'era ancora chi piangeva per l'amico con il quale condivideva il lavoro. «Ieri siamo venuti insieme in azienda dice un collega di Aniello - e di sera non ho potuto accompagnarlo a casa. Mi mancherà».
 
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