Castellammare, scuole sotto zero:
guerra tra mamme di due quartieri

Castellammare, scuole sotto zero: guerra tra mamme di due quartieri
di Fiorangela d'Amora
Lunedì 14 Gennaio 2019, 20:24
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Castellammare, scuola del rione Lattaro chiusa da due settimane perché senza riscaldamenti, alunni dell’infanzia costretti a trasferirsi nella sede centrale del Karol Wojtyla, ma la sistemazione non piace alle mamme e scatta la protesta contro l’amministrazione: «Aule fredde e bagni in condizioni critiche». Parole che feriscono nell’orgoglio i genitori dei bambini che invece da anni frequentano le aule della centrale: «Noi mamme riguardiamo i nostri figli come qualsiasi altra mamma - scrivono piccati i genitori degli alunni del rione Moscarella - e siamo sicure che li lasciamo in un istituto caldo e pulito. Nella nostra scuola funziona tutto perfettamente».

Una precisazione che non si ferma a questo: «Pretendiamo vengano pubblicate scuse a noi mamme - scrivono in una lettera le famiglie degli alunni di Moscarella - perché siamo vicine al loro problema e al disagio che sono costretti a vivere i piccoli della succursale ma non per questo devono screditare il nostro istituto». La lite  verbale che mette le mamme di un rione contro altre è un risvolto inaspettato in una vicenda che da inizio anno vede i genitori del plesso chiuso, protestare contro l’amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Cimmino.

«Chiedo alle mamme di Lattaro ancora pochi giorni di pazienza, la nuova caldaia che si era rotta prima della pausa natalizia è arrivata, ora - spiega il sindaco - è questione di giorni». In una lettera pubblicata sui social e inviata al sindaco una mamma aveva precisato l’intenzione delle famiglie ritornare nel plesso del Lattaro ancor prima del ripristino della caldaia: «Le classi che dovevano accogliere i bambini a Moscarella erano a dir poco gelide, - scrive il genitore -  e a ciò si aggiunge il mal funzionamento dei servizi igienici che hanno contribuito a peggiorare la situazione. Mi creda le avrei voluto far toccare le manine del mio bambino che tremava dal freddo dopo essere stato 5 ore in aula dove non ha potuto togliere neppure il giubbotto e l’enorme imbarazzo con cui mi spiegava che si era recato in bagno trovandolo in condizioni pessime. Alla luce di tutto ciò abbiamo provato nuovamente a parlare con il Dirigente per poter trovare soluzioni più adeguate o quantomeno più idonee per i bambini, - prosegue la lettera - visto che per la soluzione del problema non sarebbe bastata una settimana ma si sarebbe andati oltre. Andare oltre in queste condizioni per noi genitori era cosa improponibile, pertanto abbiamo avanzato la proposta di ritornare al plesso Lattaro, proposta che ovviamente è stata negata senza considerare che: nella nostra scuola poiché esposta al sole fa molto meno freddo, altra cosa ci saremmo attivati portando stufette che potessero aiutare a riscaldare l’ambiente come in effetti hanno provveduto a fare i genitori dei bambini del nido».
Parole che hanno scatenato l’ira dei genitori degli alunni del rione Moscarella che si dicono offesi e  mortificati da affermazioni simili.
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