Bagnoli, Nola e Santa Maria Capua Vetere: tre nuove carceri per la detenzione «light»

Bagnoli, Nola e Santa Maria Capua Vetere: tre nuove carceri per la detenzione «light»
di Carlo Porcaro
Domenica 19 Maggio 2019, 08:30
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Bagnoli, Nola e Santa Maria Capua Vetere: queste le località in cui sorgeranno nuove carceri o verranno ampliate quelle esistenti. Alcuni immobili del ministero della Difesa verrano ceduti al ministero della Giustizia al fine di costruire appunto istituti penitenziari. Domani, a Palazzo Salerno in piazza del Plebiscito, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede firmeranno il relativo protocollo d'intesa.
 
A quanto trapela, nelle scorse settimane ci sono stati appositi sopralluoghi. Innanzitutto nel quartiere Bagnoli, dove l'ex caserma Cesare Battisti in via Caduti di Nassiriya dovrebbe subire un restyling: al momento è un rudere immerso in vegetazione alta e lasciata incolta per anni a due passi dall'ex Italsider; un anno fa si pensò di trasferirvi i migranti distribuiti in tutte le regioni d'Italia. Il secondo carcere nuovo, ma questa è idea che risale a tanti anni fa e diversi Governi fa, a Nola precisamente nella località Bosconfangone: il modello di riferimento del progetto è il carcere norvegese di Halden ad Oslo, ovvero niente sbarre alle finestre, assenza di mura perimetrali, campi sportivi e piscina, laboratori per le attività ricreative e per apprendere un mestiere. La terza novità è la costruzione di due padiglioni nuovi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere nel casertano per accogliere 400 detenuti. «L'obiettivo è ridurre il sovraffollamento attuale», fanno sapere i due Ministeri coinvolti. Al momento sono 7.800 detenuti in Campania su una capienza di 6.100 distribuiti in 18 istituti tra adulti e minorili. Secondo gli addetti ai lavori sono due le emergenze: la gestione dell'immigrazione e la recidività di chi si macchia di reati legati alla tossicodipendenza. Poi c'è il tema dei soggetti che hanno già subito un processo e sono in attesa di notifica. Ne ha parlato recentemente a Napoli dalla Prefettura il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

«Ma non li porti certo tutti in carcere. Devono cambiare le leggi commenta Samuele Ciambriello, Garante dei detenuti della Campania. Ricordo che tra agosto 2017 e agosto 2018 tutti i delitti sono diminuiti mentre aumentati i detenuti. Non c'è emergenza sicurezza allora aggiunge - costruire nuove carceri non è una risposta giusta visto l'andamento in calo della criminalità. Poi per fare nuove strutture servono 25 milioni di euro: 125mila euro a posto letto. Un singolo detenuto adesso ci costa 136 euro al giorno, di cui solo 2 vengono spesi per il trattamento rieducativo. Depenalizzare conclude Ciambriello - costa meno che incarcerare e meglio istituti piccoli con ragioni di reinserimento sociale».
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