Don Giustino Russolillo è santo, l'iter e le testimonianze del miracolo

Don Giustino Russolillo è santo, l'iter e le testimonianze del miracolo
di Maria Pirro
Mercoledì 7 Luglio 2021, 19:00 - Ultimo agg. 8 Luglio, 07:36
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«Ho sentito qualcosa sulla testa. Da lì è iniziato il mio risveglio dal coma», dice il 30enne Jean Emile Rasolofo, originario del Madagascar. Il religioso «salvo per miracolo», letteralmente. Sfiorato in rianimazione a Pozzuoli dalla reliquia di don Giustino Maria Russolillo. Tant'è che alla sua testimonianza si deve la canonizzazione del fondatore dei Vocazionisti, già beato di Pianura e appena iscritto nell'almanacco dei santi.

Manca solo la data della cerimonia ufficiale, ma tutto è agli atti, oramai deciso: cardinali e vescovi hanno espresso all'unanimità parere favorevole, giudicando questa guarigione ispiegabile. «Che è arrivata, peraltro, dopo la richiesta dei medici di procedere alla donazione degli organi», riferisce don Ciro Sarnataro, vicario della Società divine vocazioni («La congregazione ha la casa madre a Pianura, dove si trova anche il corpo di don Giustino»), anche lui sentito nell'ambito dell'istruttoria. Sua la ricostruzione dell'iter che viene presentata venerdì 9 luglio, alle 11 nell’Antisala dei Baroni a Castel Nuovo, e che il Mattino.it può anticipare. 

Video

16 aprile 2016

Il giovane religioso Jean Emile Rasolofo sviene in una stanza nella comunità vocazionista di Quarto. Trasportato all’ospedale di Pozzuoli, i medici lo danno per spacciato. Ma il padre generale Antonio Rafael do Nascimento invia un messaggio a tutti i religiosi e i fedeli, invitandoli a pregare

18 aprile 2016

Un confratello è incaricato di andare in ospedale e chiedere di entrare in rianimazione per porre la reliquia di don Giustino sul capo di Jean Emile Rasolofo e per lasciare in reparto un’immaginetta  sul corpo del giovane in coma irreversibile

21 aprile 2016

D'improvviso, Jean Emile Rasolofo si sveglia: parla, muove gli arti senza difficoltà. I medici lo visitano e  affermano che gli organi sono in «perfetto stato», anche il rene, nonostante la lesione avuta del muscolo scheletrico

6 maggio 2017

Al vescovo di Pozzuoli, Gennaro Pascarella, viene consegnata l'istanza per iniziare la causa di riconoscimento del miracolo per intercessione del beato don Giustino.

19 luglio 2017

Fino al 23 marzo 2018 il vescovo di Pozzuoli procede con l'inchiesta affidata a don Antonio Salvatore Paone, vice-responsabile diocesano dell’ufficio del servizio per le Cause dei santi 

23 marzo 2018

Nella parrocchia Santa Famiglia di Pianura viene celebrata la messa che chiude l’inchiesta diocesana. Documentazione sigillata

10 ottobre 2018

La congregazione delle Cause dei Santi riconosce giuridicamente valida l’inchiesta diocesana

5 marzo 2020

La consulta medica, istituita dalla stessa congregazione, dichiara che quella di Jean Emile Rasolofo è «una guarigione celere, stabile e inspiegabile per le leggi della scienza»

16 giugno 2020

I consultori teologi definiscono la guarigione è inspiegabile, da attribuirsi all’intercessione del beato don Giustino Russolillo

6 ottobre 2020

Cardinali e vescovi confermano

27 ottobre 2020

Papa Francesco ascolta il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della congregazione delle Cause dei Santi, e riconosce a sua volta il miracolo

3 maggio 2021

Il pontefice convoca il concistoro: a cardinali e vescovi consegna il compendium sul beato don Giustino, che contiene un breve riassunto della sua vita, perché esprimano il loro parere.

Favorevole, ma la pandemia blocca la data della canonizzazione

9 luglio 2021

È in programma la presentazione del percorso di canonizzazione (in diretta Facebook). Con gli interventi di padre Antonio Rafael do Nascimento, suor Chiara Stella Vitale, padre Giacomo Capraro e il presidente della commissione centrale per la canonizzazione, don Salvatore Musella. Dopo 1700 anni la diocesi di Pozzuoli ha così un nuovo santo. Don Giustino. «Nato a Pianura, terzo di dieci figli, ordinato sacerdote il 20 settembre del 1913 nella cattedrale di Pozzuoli», ricostruisce Claudio Ciotola, avvocato e docente universitario di diritto dell'informazione, nonché giornalista e responsabile del comitato istituito per la comunicazione, di cui fanno parte Ciro Biondi, Antonio Di Maio, Rosaria Morra, Mario Orlando, Gianni Palmers, Luigi Panico, Martina Chiaese, Musolino Fabiana, don Ciro Sarnataro e suor Teresa Soria.

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