C'è amianto nell'oasi Interdetta
Torrefumo: eternit in 10 campioni

C'è amianto nell'oasi Interdetta Torrefumo: eternit in 10 campioni
di Patrizia Capuano
Sabato 13 Luglio 2019, 08:20
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Sos ambiente in area flegrea. Sul promontorio di Capo Miseno, nel comune di Bacoli, la guardia costiera di Baia ha rinvenuto e sequestrato un'area di 60 metri quadrati adibita a discarica abusiva, dove ignoti hanno abbandonato rifiuti speciali e non. A Monte di Procida, invece, su richiesta dell'asl Na2 nord il sindaco Giuseppe Pugliese ha interdetto con una ordinanza l'oasi di Torrefumo: indagini hanno evidenziato, in dieci campioni dei cinquanta prelevati, valori di amianto più alti rispetto a quelli consentiti dalle norme vigenti. Esito attribuito «presumibilmente alla presenza di frammenti di eternit tra gli scarti edilizi prelevati durante lo scavo», spiegano dal municipio.
 
Sulla questione interviene l'associazione ambientalista Musa. Chiede «di estendere il monitoraggio alle aree limitrofe oltre alla istituzione di un tavolo tecnico per definire in sinergia messa in sicurezza e risanamento della zona». Ma non solo. Il tratto marino di Acquamorta e della Baia dei Porci è stato invaso da una chiazza giallastra e da detriti maleodoranti. Esclusi guasti degli impianti di sollevamento, il comune ha sollecitato verifiche all'Arpac e agli enti competenti al fine di individuare la causa del fenomeno. Per la risoluzione di questa emergenza, si è attivata anche la delegazione di spiaggia della locale guardia costiera, diretta dal comandante Luigi Carputo. Intanto per quanto concerne Torrefumo - come sollecitato dalle opposizioni consiliari e da Musa - l'area da ieri è off-limits su indicazione dell'asl Napoli 2 nord Uos igiene ambientale. La passeggiata naturalistica, a scopo precauzionale per la tutela della pubblica e privata incolumità, è chiusa per la presenza di amianto rilevata in dieci dei cinquanta campioni prelevati dalla ditta che si occupa dello screening. Nel frattempo, «sono stati intrapresi ulteriori esami e i lavori di indagine proseguono spiega il sindaco Pugliese - siamo impegnati per restituire Torrefumo ai cittadini».
LA SCOPERTA
Da Monte di Procida a Bacoli. Qui una discarica abusiva è stata rinvenuta sul promontorio di Capo Miseno. La guardia costiera di Baia ha sequestrato un tratto di 60 metri quadrati. Ignoti, sul costone a picco sul mare nei pressi della piazzola, hanno abbandonato mobili, cuscini, materassi, divani, legno e materiali edili. Immediata la denuncia a carico di ignoti. In corso una inchiesta per risalire ai responsabili che, oltre ad inquinare la zona ricca dal punto di vista naturalistico, hanno creato una condizione di pericolo: l'area è a strapiombo sullo specchio d'acqua percorso dalla navigazione leggera. L'intervento, che rientra nei controlli per la tutela dell'ambiente, è scattato nell'ambito di Mare Sicuro 2019, attività disposta dalla direzione marittima della Campania. Gli uomini dell'ufficio locale marittimo di Baia - coordinati dall'ufficio circondariale marittimo di Pozzuoli si sono avvalsi della motovedetta Cp 711. E a conclusione di una complessa indagine di polizia giudiziaria, hanno posto sotto sequestro il tratto adibito a discarica abusiva, prospiciente il mare di Capo Miseno in un'area in cui vigono rigidi vincoli paesaggistici. «L'operazione ha evidenziato la costante attività tesa alla vigilanza ambientale quale compito istituzionale della guardia costiera spiega il luogotenente Paolo Rinaldi, comandante di Locamare Baia - che può partire dal mare per monitorare le zone retrostanti».
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