Casina del Boschetto, svolta per i lavori: sì alla transazione

Casina del Boschetto, svolta per i lavori: sì alla transazione
di Luigi Roano
Lunedì 21 Maggio 2018, 08:16 - Ultimo agg. 09:36
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I lavori sono bloccati dal 2004 ma una delibera del Comune di questi giorni potrebbe finalmente sbloccarli. Nella sostanza c'è uno spiraglio perché la Casina del Boschetto possa finalmente tornare a nuova vita e concretamente essere affidata alla Stazione zoologica Dohrn. È uno storia di ordinaria burocrazia, cioè ai limiti del letale, oltre che di una politica distratta quella dell'ex Circolo della Stampa, la casa dei giornalisti fino al 1998, quando il Comune - il sindaco era Antonio Bassolino - ordinò lo sfratto per morosità. Da allora è stato un decadere continuo tanto che quel gioiello che rientra tra i beni che l'Unesco ha inserito nella «città storica», oggi è poco più di un rudere. Si diceva della delibera e dei lavori infiniti mai - praticamente effettuati - dal 2004 malgrado il rinnovo dello stesso contratto nel 2010. L'impresa incaricata è la Urania costruzioni che ha chiamato in giudizio il Comune - sempre nel 2010 per inadempimento degli obblighi contrattuali - una vertenza dunque decennale chiusasi pochi giorni fa con una transazione che vale 363mila euro per il Comune. La Urania ha accettato la richiesta transattiva di Palazzo San Giacomo evitando di proseguire la stessa vertenza. Cosa c'entra la Stazione zoologica Dohrn?
 
A luglio del 2015 il sindaco Luigi de Magistris e la sua giunta affidarono la Casina del Boschetto alla Dohorn su richiesta del presidente Roberto Danovaro che intende sfruttare quel luogo come museo del mare. Ci sono finanziamenti pubblici che non potevano essere spesi proprio per la vertenza in corsa che ora torneranno molto utili. Tanto per capire come le vertenze bloccano opere pubbliche anche di valore basta ricordare che il nuovo volto della Casina del Boschetto doveva già essere svelato entro il 2016. Nell'ex casa dei giornalisti si prevede l'ampliamento dell'acquario, il recupero della biblioteca che accoglie 5 chilometri di libri e oggi inaccessibile per la presenza di amianto, un turtle point, un'area per bambini in cui realizzare una summer school incentrata sui temi del mare e una sala conferenze dove ospitare eventi culturali e di informazione. Danovaro anche negli ultimi giorni ha confermato che La stazione zoologica «ha bisogno di aprirsi di più alla città unendo, nello spirito di Dohrn, cultura, arte e scienza». Vale la pena ricordare un minimo di storia dell'acquario la Stazione zoologica fu fondata da Anton Dohrn nel 1872 all'epoca Napoli era in piena crescita culturale una capitale europea. Da qualche anno, l'Acquario sembra condannato in uno stato di desolante abbandono. Di qui l'iniziativa di recupero, tesa finalmente al rilancio di tutte le attività della storica Villa Comunale. Naturalmente il progetto di restauro ricalcherà fedelmente la fisionomia delle antiche vasche, che saranno gradualmente ripopolate con tutti gli esemplari ancora presenti nel mare del golfo partenopeo. Nel 2015 il costo dei lavori per la Casina del Boschetto fu stimato in circa 2 milioni con la salvaguardia del progetto architettonico che fu di Luigi Cosenza. Una storia tormentata quella della Casina del Boschetto negli ultimi tempi, il degrado e l'incuria la fanno da padrone e addirittura a giugno dell'anno scorso vi fu un principio di incendio che mostrò la pericolosità degli edifici abbandonati e a Napoli ce ne sono ancora tanti. All'epoca fu appurato dalle autorità che il fuoco fu appiccato al giaciglio di un senza tetto che per fortuna non si trovava nell'edificio. Certo, resta ancora molto da fare per il decoro in tutta quell'area di Chiaia, a cominciare da una vera ripartenza della Villa Comunale che, per come è ridotta dai cantieri, tutta transennata, traforata, chiusa, con edifici come la Casina del Boschetto trasformato in rudere e ricovero per senzatetto, resta una ferita aperta nel cuore di Chiaia, uno squarcio dolorante, un'offesa alla vista di tutti i napoletani e dei tanti turisti che affollano la nostra città.
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