Assist della Cassazione ai commercianti napoletani: contratti di fitto da rinegoziare

Assist della Cassazione ai commercianti napoletani: contratti di fitto da rinegoziare
Lunedì 16 Novembre 2020, 19:53 - Ultimo agg. 20:27
3 Minuti di Lettura

Commercianti napoletani (e italiani) in difficoltà: arrivano buone notizie dalla Cassazione. Le difficoltà del momento legate all’emergenza Covid giustificano la rinegoziazione del contratto. A beneficiarne saranno nelle prossime settimane quei gestori di esercizi commerciali che si erano rivolti ad Aidacon, l’associazione napoletana di consumatori. «Siamo stati i primi, nello scorso marzo, a tutelare i commercianti in difficoltà economiche –ha spiegato il presidente di Aidacon, Carlo Claps - anticipando quali potevano essere gli effetti giuridici sui contratti di fitto, a seguito della dichiarazione di pandemia. Si poteva richiedere la sospensione del pagamento del canone di locazione, per gli immobili ad uso commerciale e chiusi forzatamente. Successivamente, con la riapertura dei locali commerciali,  abbiamo intrapreso la strada della riduzione temporanea del canone di locazione, o comunque la sua rinegoziazione». 

Video

Materia per i giudici della Cassazione i quali, a fronte di centinaia di richieste giunte da tutt’Italia, hanno espresso il principio della rinegoziazione attraverso una relazione specifica: il Tribunale di Venezia ha stabilito che l’azienda trovatasi nell'impossibilità di operare a causa del lockdown, e quindi di utilizzare i locali commerciali «non dovrà versare i canoni di locazione relativi ai mesi in cui non può svolgere l’attività a causa dei provvedimenti imposti dal Governo e, quindi per cause ad essa non imputabili». Ma non è tutto perché anche il Tribunale di Roma ha dato ragione a un ristoratore che, avendo subito una ingente riduzione del proprio fatturato non era riuscito a trovare un accordo economico con la società proprietaria delle mura del locale. In questo caso, i giudici in virtù dell’attuale stravolgimento economico causato dal coronavirus, hanno decretato il decremento del canone di affitto: una riduzione del 40 per cento per i mesi di aprile e maggio 2020 e del 20 per cento per i mesi da giugno scorso a marzo del prossimo anno.

«Relazioni che confermano la bontà delle nostre iniziative: quanto indicato dalla Cassazione – ha detto Claps – dà ragione ai clienti che si sono rivolti ad Aidacon: visto il prolungarsi delle difficoltà e le nuove chiusure forzate di moltissime attività, riteniamo che per la gran parte dei commercianti napoletani sia giunta l’ora di rinegoziare il contratto di locazione a condizione più eque».

LEGGI ANCHE Campania zona rossa, i negozianti di Napoli: «Salviamo il Natale o niente tasse»

Del resto, i principi elencati dalla Suprema Corte di Cassazione, nella relazione n. 56, sono chiari: «L'emergenza non si tampona demolendo il contratto.

Più che la liberazione del debitore-imprenditore dall'obbligazione, cruciali appaiono l'attenuazione o il ridimensionamento del contenuto di questa, ove il suo adempimento sia ostacolato o reso sfibrante dalle misure di contenimento su approvvigionamenti, circolazione di merci, organizzazione aziendale… Molto importante è la buona fede oggettiva nella fase esecutiva del contratto, che assume assoluta centralità, postulando la rinegoziazione come cammino necessitato di adattamento del contratto alle circostanze ed esigenze sopravvenute. Il contemperamento tra istanze creditorie e debitorie relative alle prestazioni temporaneamente impossibili o eccessivamente onerose va intrapreso attraverso il ricorso alla rinegoziazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA