Coronavirus a Napoli, pronto soccorso ospedale San Paolo chiuso per un caso Covid

Coronavirus a Napoli, pronto soccorso ospedale San Paolo chiuso per un caso Covid
di Melina Chiapparino
Mercoledì 24 Giugno 2020, 14:02 - Ultimo agg. 16:55
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Questa notte, è stato chiuso per sanificazione il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, a Napoli. L’interdizione temporanea dei locali al piano terra del presidio è stata causata dalla presenza di un paziente risultato positivo al Covid-19 ed è durata alcune ore necessarie per l’igienizzazione e la successiva riapertura, avvenuta prima dell’alba. La struttura in via Terracina è ancora dotata delle tende per l’isolamento dei casi sospetti e permane il protocollo dei test rapidi a cui vengono sottoposti tutti i pazienti che hanno accesso al pronto soccorso, come il caso di questa notte.

Il paziente, un’extracomunitario giunto al pronto soccorso per la presenza di un edema agli arti inferiori e una forte anemia, è stato infatti sottoposto a due test rapidi, entrambi con esito negativo ma dagli ulteriori accertamenti effettuati dai sanitari, tramite la radiografia ai polmoni è stata evidenziata la presenza di una polmonite interstiziale, caratteristica delle manifestazioni da Coronavirus. Per questi motivi, l’uomo è stato immediatamente sottoposto al tampone naso faringeo, tramite il laboratorio interno alla struttura, risultando positivo sebbene asintomatico e, quindi, è stato trasferito nel Covid Center all’ospedale del Mare.
 


Se da una parte, l’episodio evidenzia come in questa fase non sia affatto estinto il rischio contagio, dall’altra il protocollo di sicurezza e lo screening del San Paolo ha funzionato alla perfezione mostrando quanto sia fondamentale per le strutture sanitarie mantenere funzionante i circuiti adottati per il monitoraggio anche degli asintomatici. Proprio questa necessità è stata evidenziata dai sanitari del presidio San Giovanni Bosco dove, invece, non è attiva la procedura dei test rapidi per l’accesso al pronto soccorso e dove, anche per i pazienti ricoverati presso i reparti, viene effettuato unicamente l’esame anticorpale attraverso il prelievo di sangue a distanza di 24 – 48 ore dall’inizio del ricovero.

Un’altra problematica in corso nel presidio della Doganella, riguarda la presenza di barelle in alcuni reparti e nel pronto soccorso che, fino a stanotte, registrava la sistemazione di cinque lettighe mobili. In questo caso, il vero problema con cui devono fare i conti medici, infermieri e operatori riguarda la necessità di far mantenere il distanziamento tra i pazienti, soprattutto con la presenza delle barelle. Secondo quanto annunciato dalla direzione presidiale del San Giovanni Bosco,  entro la prossima settimana verranno attvate sie le procedure dei test rapidi al pronto soccorso che la possibiltà di effettuare i tamponi naso faringei per tutti i pazienti che ne avranno necessità.

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