Coronavirus in Campania: manca il sangue, attività degli ospedali a rischio

Coronavirus in Campania: manca il sangue, attività degli ospedali a rischio
di Ettore Mautone
Lunedì 9 Marzo 2020, 20:57
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In tutta la Campania manca il sangue, le emoteche degli ospedali sono agli sgoccioli e i donatori abituali non si recano da giorni e giorni nei centri di raccolta. L'intera filiera, che assicura le trasfusioni a migliaia di pazienti, garantendo prestazioni mediche e chirurgiche di emergenza per pazienti acuti e cronici, è in ginocchio. La struttura regionale di Coordinamento per le attività Trasfusionali ha scritto una nota ai direttori generali di tutte le Asl e ospedali della Campania. Un grido di allarme che lega l'emergenza COVID alla grave carenza di sangue che si fa sentire ormai anche nei pronto soccorso e per le attività di urgenza. 
Si apprende così che "L’emergenza COVID 19 ha portato ad un abbattimento delle donazioni sia nei servizi trasfusionali che sul territorio tramite autoemoteca. In considerazione dell’importante depauperamento delle scorte e della necessità di dover garantire l’assistenza trasfusionale per le emergenze e per le terapie dei pazienti oncoematologici e talassemici non rinviabili, ci troviamo nella necessità di non poter assicurare l’assistenza trasfusionale per gli interventi di elezione. Al fine di limitare questo rischio si chiede a tutti gli operatori un utilizzo appropriato degli emocomponenti, l’estensione della procedura di raccolta e gestionali del sangue  a tutti i reparti". Si raccomanda anche un'opera di sensibilizzazione delle persone che frequentano i presidi ospedalieri (visitatori, parenti, operatori) a recarsi, se in buona salute, a donare il sangue.
Da un punto di vista operativo, in scia alle disposizioni di questi giorni, che prevedono una limitazione agli spostamenti delle persone, si chieda anche che sia data l’autorizzazione, da parte delle Direzioni sanitarie dei presìdi ospedalieri di ciascuna Asl, allo stazionamento di autoemoteche regolarmente accreditate tutti i giorni dalle 8 del mattino alle 13 per permettere la donazione di sangue in loco. Il sangue sarà trasportato al centro di riferimento regionale del Cardarelli e alle emoteche periferiche per la successiva distribuzione agli Ospedali convenzionati.
La carenza di sangue che peraltro avviene in queste ora in tutta Italia, è un problema che sta assumendo dimensioni critiche, mai viste in precedenza. 
"È dovere di tutti - scrivono dalla Regione - fare quanto nelle proprie possibilità per far fronte comune nel sensibilizzare i donatori, rassicurarli sull’assenza di qualsiasi rischio per la donazione e dare un esempio in prima persona".
Continuate a donare il sangue: la Regione fa appello alla generosità dei cittadini campani. Viene così chiarito che il Coronavirus non si trasmette con il sangue. Le trasfusioni hanno ora, come settimane fa, un altissimo profilo di sicurezza. I donatori campani possono tranquillamente recarsi nelle unità di Raccolta sul territorio e nei Servizi trasfusionali degli espedali. Insomma i Servizi trasfusionali non hanno alcuna relazione logistica con i reparti di cura ed il percorso di donazione è assolutamente privo di qualsiasi rischio. 
Le malattie ordinarie, i traumi, le emorragie non possono essere messe in quarantena. Il sangue, insomma, è ancora indispensabile per affrontare le emergenze del pronto Soccorso, della Chirurgia d’Urgenza, delle Rianimazioni e delle Terapie intensive.
La donazione: un atto semplice e sicuro. Tutte le persone dai 18 ai 65 anni possono recarsi presso le Unità di raccolta fisse e mobili (autoemoteche) e presso i Servizi Trasfusionali di Napoli e della Regione Campania muniti di un documento di riconoscimento. 
Una buona occasione anche per un check-up. Il sangue verrà approfonditamente analizzato per individuare possibili malattie che possono essere trasmesse al ricevente.

 
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