Covid Campania, Cisl denuncia: «Pochi posti letto. Si muore per mancate cure»

Covid Campania, Cisl denuncia: «Pochi posti letto. Si muore per mancate cure»
Mercoledì 29 Dicembre 2021, 11:49
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«Si ripete un film già visto. I posti letto di degenza ordinaria devono essere convertiti per accoglienza malati Covid. Così si morirà per mancate cure. Siamo di fronte ad un grave comportamento omissivo causato dalla totale mancanza di prevenzione e di programmazione di cui la regione Campania è totalmente responsabile». Il leader della funzione pubblica Cisl Campania Lorenzo Medici attacca l’ultima nota inviata dall’Unità di Crisi ai direttori generali Asl e aziende ospedaliere con la quale si ordina a questi ultimi di attuare con urgenza, unitamente al potenziamento dei posti letto di terapia intensiva, anche il processo di riconversione di quelli ordinari, ripristinando soluzioni già adottate nei mesi precedenti.

«Siamo – dice Medici – alle solite.

Da tempo sosteniamo la necessità di allestire ospedali dedicati aggiunti con nuovo personale per non interrompere di nuovo l’attività normale, a partire dagli interventi chirurgici in elezione, interruzione che già in passato ha prodotto conseguenze rilevanti, ma chi ha il bastone del comando non ascolta. Ormai si palesa l’ennesima sospensione delle attività, e ci lascia perplessi anche il silenzio, forse imposto, dei direttori generali.

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Si sceglie una strada impraticabile solo per stare dentro i parametri nazionali relativi al tasso di occupazione dei posti letto per evitare di chiudere tutto, e non ci si rende conto che così si producono due risultati devastanti: la mancata cura dei pazienti non Covid e la difficolta per seguire chi è alle prese con l’infezione perché il personale è sempre quello, perché mancano migliaia e migliaia di addetti, perché in Campania si continua a non assumere. Quando finirà questo atteggiamento assurdo? Chi batterà un colpo per ricordare al timoniere De Luca che così non si va da nessuna parte? Il Consiglio regionale? Le direzioni generali? O forse nessuno?».

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