Sos di famiglie e imprese: l'effetto Covid sull'Inps

Sos di famiglie e imprese: l'effetto Covid sull'Inps
di Nando Santonastaso
Martedì 20 Aprile 2021, 08:23 - Ultimo agg. 17:46
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Duecentoventimila persone raggiunte dal Reddito di emergenza; circa un milione interessate da bonus e indennità una tantum; 700mila domande accolte ed evase di Cassa integrazione di ogni tipo per oltre un milione e 200mila lavoratori. Il focus dedicato all'emergenza Covid 2020 in Campania e ai suoi drammatici numeri balza subito agli occhi scorrendo le oltre 110 pagine del Rendiconto sociale 2017-2019 del Comitato regionale Inps, presieduto da Pietro Pettrone, che si presenta stamane da remoto con l'intervento di rappresentanti delle istituzioni, delle forze sociali, degli organi istituzionali dell'Istituto di previdenza.


IL RAPPORTO
È un bilancio importante, molto accurato, ricco di dati e dunque di spunti di riflessione sulla condizione socio-economica della regione e sulle sue possibilità di ripartenza, quando ovviamente la pandemia mollerà la sua presa.

Non a caso il rendiconto sociale è il documento che attesta l'impatto e la credibilità stessa delle prestazioni assegnate all'Inps, che peraltro non riguardano solo quelle legate alle misure di legge per tamponare la grave crisi economica, dalla Cig a indennità varie, dal Rem ai congedi parientali straordinari. Basti pensare al Reddito di cittadinanza, che in Campania raggiunge circa 300mila nuclei familiari (che nel 2020 sono cresciute del 47,6% rispetto all'anno precedente) per circa 827mila abitanti, il 15% della popolazione complessiva; e a Quota 100 per l'uscita anticipata dal lavoro, per la quale sono state presentate nel 2019 quasi 22mila domande e nel 2020 altre 11.486. Sono numeri che raccontano di una precarietà di sistema sociale e produttivo su cui la pandemia è arrivata come uno tsunami, sia per le imprese sia per le famiglie. Già prima, infatti, come documenta il «Rendiconto sociale», lo scenario regionale mostrava segni di evidente debolezza: su una popolazione di circa 5 milioni e 800mila abitanti, nella quale la fascia 15-44 anni continua ad essere la più rilevante (2,134 milioni), i lavoratori ad esempio erano poco più di 2 milioni, con un tasso di occupazione di poco superiore al 41 per cento e quello femminile inferiore al 30 per cento Migliaia le imprese potrebbero non ripartire, come ha spiegato il report curato da Svimez e Mediocredito centrale.


Ripartire diventa fondamentale, ma occorre anche che la macchina dello Stato sia in grado di garantirlo. A cominciare dal rafforzamento della struttura Inps che in Campania ha perso oltre 180 unità per ragioni di vario genere: non a caso nella premessa del Bilancio sociale, si sottolinea che a fronte del notevole incremento delle prestazioni erogate dall'Istituto occorre «l'assunzione urgente di personale adeguato». E che ce ne sia bisogno non è solo un auspicio, al di là persino della mole di lavoro sostenuta dal personale in quest'ultimo anno, al di là di ritardi e rallentamenti che hanno peraltro interessato tutte le sedi dell'Istituto soprattutto nella fase iniziale dell'emergenza (come per l'erogazione del Cassa in deroga). Ci sono scenari allarmanti come a proposito delle domande di invalidità civile da esaminare che per la sola area della Città metropolitana di Napoli sono aumentate da 143mila a 150mila, mentre anche per gli importi delle prestazioni assistenziali si registra un costante aumento (nel 2019 oltre 267 milioni di euro per prestazioni riferite a invalidi civili, ciechi civili e sordomuti).


La sostenibilità del sistema da un lato e l'erogazione sempre più celere e qualificata delle prestazioni diventano di conseguenza i termini di un binomio di assoluta importanza, «nella consapevolezza sottolinea il presidente Pettrone - dello sforzo che l'Inps in tutte le sue componenti continuerà a garantire come ha già fatto a ogni livello in quest'ultimo anno, con un impegno straordinario di tutti i dipendenti nonostante il fatto che abbiano lavorato da casa e con nuovi e considerevoli carichi di lavoro». Sarà Pettrone ad aprire stamane (ore 10) l'incontro cui seguiranno il saluto del sindaco de Magistris e del governatore De Luca e la presentazione del Rendiconto da parte della direttrice regionale Inps Maria Giovanna De Vivo e del direttore del Compartimento metropolitano di Napoli Vincenzo Damato. Interverranno poi il vicepresidente di Confindustria, Grassi, i segretari regionali di Cgil-Cisl-Uil, Ricci, Buonavita e Sgambati, e dell'Ugl, Pugliese, il direttore della Coldiretti Loffreda e il segretario generale della Claai Limatola. Conclusioni affidate al direttore generale Inps Gabriella Di Michele e al presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza Guglielmo Loy.

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