Agire con leggerezza, nonostante l’impressione generale sia quella che il peggio è passato, non aiuta certo a prevenire la formazione delle nuove varianti e il relativo picco delle reinfezioni. Non solo. Va anche detto che le stesse varianti “bucano” sempre più facilmente i vaccini e, dunque - piaccia o no - siamo tutti ad alto rischio. Se per più di un anno i farmaci anti Covid hanno resistito straordinariamente bene a buona parte dei nuovi ceppi del virus, ora - secondo gli esperti - la tendenza sarebbe assai diversa.
I medici di famiglia lo dicono con estrema chiarezza anche a rischio di apparire allarmisti: «Se andiamo avanti di questo passo, entro il prossimo agosto potremmo trovarci ancora una volta in piena emergenza Covid.
I medici di famiglia denunciano quello che purtroppo è fin troppo noto: al momento le infezioni “sotto traccia”, volutamente non dichiarate per evitare l’isolamento, sono molte di più di quanto non si immagini. «Omicron si sta diffondendo a una velocità impressionante anche a causa di questi comportamenti scellerati - aggiunge il medico - ci sono persone che, pur consapevoli di essere positive, continuano a girare come se niente fosse per non far saltare le vacanze organizzate al mare o in montagna. Non ci si rende conto che in questo modo si mette in pericolo la vita dei soggetti più fragili con il serio rischio di arrivare a un nuovo boom nelle terapie intensive». Stando sempre alle stime della Fimmg Napoli, entro il mese di agosto, potrebbe essere possibile che l’aumento dei casi arrivi a un punto tale da rendere necessaria la reintroduzione di misure di distanziamento e maggiori restrizioni. La conferma della denuncia da parte dei medici di medicina generale arriva dai pronto soccorso dove, in queste ultime ore, si sta registrando un numero di accessi sempre maggiore. «I colleghi dell’emergenza - conclude Sparano - ci rappresentano una situazione di contagi in grave ascesa. Rischiamo seriamente di trovarci nuovamente in una situazione di emergenza, nel ricordo di un periodo che invece avremmo voluto dimenticare».