Devastato a Caivano un club della Juve
«Vanno puniti, questo non è sport»

di Attilio Iannuzzo
lunedì 5 giugno 2017, 16:03
- Ultimo agg. 19:05
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Per Borrelli «è importante che le forze dell’ordine identifichino l’uomo che ha distrutto le coreografie installate dai tifosi juventini di Caivano, rischiando lui stesso la vita» e per quelli come lui «bisogna porre un freno all’immunità per i reati commessi in ambito calcistico perché offese, violenze e danneggiamenti restano tali anche se fatti in uno stadio o perché spinti dalla passione per questa o quella squadra».
«Facendo finta di niente - conclude Borrelli - si alimentano comportamenti illegali che portano poi a tragedie come la morte di Ciro Esposito ucciso da un delinquente che, con il pretesto della passione per la Roma, aveva già commesso diversi reati senza essere però punito per come avrebbe meritato».
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