Esame di avvocato, record di bocciati a Napoli: su 4.195 praticanti, respinti in 2.788

Esame di avvocato, record di bocciati a Napoli: su 4.195 praticanti, respinti in 2.788
di Leandro Del Gaudio
Giovedì 28 Giugno 2018, 10:35
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Napoli chiama, Milano risponde picche. Napoli ci prova, Milano boccia in modo vistoso. Sono queste le indiscrezioni a proposito della valutazione delle prove scritte consegnate dagli aspiranti avvocati napoletani a metà dello scorso dicembre. Prove che hanno riguardato un esercito di praticanti, tutti espressione dell'apprendistato presso studi legali nel distretto di Corte di appello di Napoli. Ma quali sono i numeri che stanno emergendo dalla valutazione condotta dalla commissione formata a Milano? Stando a indiscrezioni ritenute molto attendibili, su 4195 candidati all'accesso alla prova orale, sono stati ammessi solo 1407 praticanti avvocati, pari al 33.5 per cento del totale. Milano avrebbe respinto 2788 praticanti, riproponendo la questione di sempre: quella sulla diversità di valutazione delle commissioni di esame allestite nei distretti di corte di appello italiani, che renderebbe in alcuni casi sbilanciato e non omogeneo l'accesso alla professione forense. Basti fare una considerazione sull'incrocio di valutazioni da Nord a Sud: Milano ha corretto Napoli, che ha corretto Roma, che ha a sua volta corretto Milano. Inevitabile una domanda: sono stati usati gli stessi criteri di valutazione? Si infiamma la polemica da parte degli addetti ai lavori e dai rappresentanti di categoria. Una mobilitazione che punta ad ottenere una proposta di modifica delle prove scritte, con un incontro in commissione giustizia della Camera previsto per il prossimo 12 luglio, su richiesta dell'Unione giovani penalisti di Napoli guidata dal presidente Gennaro Demetrio Paipais, dell'Unione giovani civilisti del presidente Giustino Ferone, e dell'Alpha Lawyers presieduta da Carmine Foreste.
 
Scrive Armando Rossi, vice Coordinatore dell'Organismo congressuale forense e Consigliere dell'ordine degli avvocati di Napoli: «Anche quest'anno, su ben 4195 candidati all'esame di Avvocato del Distretto della Corte di Appello di Napoli, sono stati ammessi soltanto 1407 praticanti Avvocati, pari al 33,5%. È un esame non meritocratico.

Bisognerebbe riformare nuovamente tale accesso, in modo sistematico, strutturale ed organico, partendo da tre direttrici. La prima riguarda l'ingresso alla facoltà di Giurisprudenza (con eventuale numero chiuso o altri tipi di sbarramento durante il corso di studi) e specializzazione per la professione di Avvocato magari nell'ultimo biennio). La seconda relativa all'accesso all'esame di Avvocato, a cui dovrebbe accedere solo chi abbia svolto una pratica effettiva e non fittizia, grazie ad una verifica dei coa intermedia durante lo svolgimento del praticantato. La terza riguarda lo svolgimento dell'esame di Avvocato che attualmente non è meritocratico: formare una commissione esaminatrice unica nazionale per evitare disparità di trattamento; strutturare le prove di esame per settori specifici di attività che saranno svolte successivamente». Ora l'attenzione si concentra sull'appuntamento in Commissione giustizia previsto per il 12 luglio.
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