Fondazione e sala della memoria
nel segno di Giancarlo Siani

Fondazione e sala della memoria nel segno di Giancarlo Siani
Venerdì 20 Settembre 2019, 14:18
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Una sala della memoria, in un museo, il Pan di Napoli, per ricordare le vittime innocenti della criminalità organizzata. Ed una Fondazione dedicata a chi, come Giancarlo Siani, dalla camorra è stato ammazzato. È così che a 34 anni dalla sua morte sarà ricordato il giornalista de Il Mattino, Siani, ucciso il 23 settembre del 1985.

«Già nel 1986, 33 anni fa, nacque l'associazione Giancarlo Siani perché capimmo che subito dovevamo dare una risposta organizzata a questo evento drammatico che ci aveva colpito - dice il fratello Paolo Siani, anche parlamentare del Pd - dopo tanti anni abbiamo ormai le gambe forti per poter fare una Fondazione. La presiederà mio figlio Gianmario e mia figlia Ludovica, sono loro che in qualche modo porteranno avanti da oggi in poi questa battaglia in ricordo di uno zio mai conosciuto». «Ci sarà un nuovo modo per affrontare i problemi, come ragazzi giovani che non hanno conosciuto quegli anni, quelle sofferenze ma le hanno conosciute solo attraverso il nostro ricordo e il nostro dolore - ha detto ancora Siani in conferenza stampa - sarà un modo diverso per affrontare le cose ma soprattutto sarà un modo per continuare nei prossimi 30 e più anni a ricordare Giancarlo».

La Fondazione organizzerà il Premio Siani, che si svolge da anni e che coinvolge gli studenti, «in modo più strutturato coinvolgendo più scuole anche non in Campania». «Promuoveremo convegni, ci interesseremo di agire sulla prevenzione, così hanno deciso i miei figli - dice ancora - faremo programmi sui bambini piccoli, sulle fasce di età più deboli. Inizieremo dai 'muschillì, lì dove con il suo articolo finì la vita di Giancarlo».

C'è poi la sala della memoria. «Accanto alla Mehari, la macchina di Giancarlo, ci saranno tutti i nomi delle vittime innocenti, scritte sulla cupola, così ci guarderanno - conclude Siani - e poi ci saranno i nomi dei giornalisti uccisi, i volti delle vittime. Sarà una sala che inaugureremo lunedì alla presenza del presidente della Camera, Roberto Fico, per capire la sofferenza e per prendere la distanza dalla criminalità organizzata. Spero che si visitata dalle scuole campane, di tutta Italia, finanche dai turisti. Mi auguro soprattutto che diventi una scossa per i ragazzi indecisi che non sanno da che parte stare». 
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