Napoli, quattrocento bimbi nella Galleria Umberto per ricordare il piccolo Gigi

Napoli, quattrocento bimbi nella Galleria Umberto per ricordare il piccolo Gigi
Domenica 15 Dicembre 2019, 09:30
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Il 15 dicembre del 1983 Gigi Cangiano, un bambino di 10 anni venne ucciso nel mezzo di una sparatoria tra polizia e malviventi nel quartiere Siberia a Poggioreale. Frequentava la Scuola della pace della Comunità di Sant'Egidio, ed è stata una delle prime vittime innocenti della camorra a Napoli. Da allora tanti minori sono morti per la violenza nella regione: Nunzio Pandolfi, Fabio De Pandi, Gioacchino Costanzo, Ciro Zirpoli, Annalisa Durante, Valentina Terracciano, Simonetta Lamberti. Per ricordare il piccolo Gigi, e insieme tutti i ragazzi morti per mano della camorra, ieri pomeriggio, dalle 16.30, nella Galleria Umberto, è stata organizzata una manifestazione delle Scuole della pace che raccolgono 400 bambini e adolescenti in Campania divisi in dieci centri. Una festa per Gigi, dunque, fatta di colori, musica e tanti pensieri che i bambini hanno recitato davanti a un folto pubblico di napoletani e turisti.
 

 

«Gigi era un bambino esile e dimostrava meno anni di quelli che aveva. Dopo due bocciature in terza elementare aveva smesso di andare a scuola e aiutava la mamma, che per mantenere la famiglia, faceva la venditrice ambulante. Non sapeva né leggere né scrivere», si legge su un cartello che racconta la storia del piccolo. La Comunità di Sant'Egidio aveva iniziato nel quartiere un doposcuola, che allora si chiamava Scuola Popolare. Gigi fu attratto da quell'andirivieni di studenti e di bambini. All'inizio per farsi notare scavalcava la cancellata e bussava alla porta di ferro per entrare. Poi cominciò a frequentarla in attesa di iscriversi al nuovo anno scolastico. Finalmente nel settembre del 1983 tornò tra i banchi. Purtroppo per poco.

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