Imprenditore malato rischia di morire povero: «La Prefettura di Napoli mi deve milioni»

Imprenditore malato rischia di morire povero: «La Prefettura di Napoli mi deve milioni»
Mercoledì 13 Novembre 2019, 16:41 - Ultimo agg. 23:04
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Una caso che sta facendo discutere. Da quindici anni vanta un credito di svariati milioni nei confronti della Prefettura di Napoli e ora, affetto da una grave malattia, rischia di morire povero lasciando la famiglia e l'azienda a rischio fallimento. È la denuncia-appello di Elia Esposito, 75 anni, napoletano, titolare sul litorale flegreo di una impresa per il deposito e la rottamazione di auto sequestrate, da anni impegnato in una battaglia legale per ottenere quanto dovuto dall'ente di Governo per effetto di un regolare contratto firmato nel 2003.

«Ho custodito e demolito più di 2 mila veicoli senza avere neanche un euro. La Prefettura nel giugno scorso - la denuncia di Esposito - dopo l'ennesimo sollecito in cui comunicavo anche la mia condizione di malato terminale mi ha fatto un proposta transattiva per pagare il 50% del debito. Una somma che ho rifiutato e che non mi consentiva di estinguere nemmeno i debiti accumulati tra tasse, costi e stipendi dei miei dipendenti».

«Mi ritrovo vecchio - aggiunge - e su una sedie a rotelle con casa, pensione e conti pignorati. Sopravvivo con l'aiuto dei miei figli. Non mi è rimasto molto tempo ancora per lottare contro questo 'Luna park'. Voglio morire sereno dopo aver onorato tutti i miei debiti, prima di tutto con i miei dipendenti che per anni hanno lavorato con me e a cui voglio garantire la meritata pensione».

Fonti della Prefettura di Napoli hanno confermato l'esistenza del contenzioso precisando che «è stata la parta ad avanzare una proposta transattiva» e che il limite «del 50 per cento è stato indicato dall'Avvocatura dello Stato» che assiste la stessa prefettura.
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