Ischia senza luce, blackout (anche) sulla movida: turisti nell'afa, alimenti freschi buttati

Ischia senza luce, blackout (anche) sulla movida: turisti nell'afa, alimenti freschi buttati
di Massimo Zivelli
Domenica 3 Luglio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 4 Luglio, 12:56
4 Minuti di Lettura

Fine settimana di blackout elettrici per l'isola d'Ischia, stretta nella morsa del caldo e dell'afa e alle prese con un eccezionale afflusso di turisti e vacanzieri. Cinquanta minuti di buio totale nella prima serata di venerdì e ancora peggio è andata nel pomeriggio di ieri, quando dalle 13.30 alle 15 è mancata la corrente sull'intero territorio isolano, mandando in tilt servizi e attività turistiche e ricettive. A tarda sera, poi, un'altra lunga interruzione che ha lasciato al buio l'isola impegnata nella movida del primo sabato di luglio. Dalla fine di giugno è accaduto già sei volte, una cadenza che rappresenta una assoluta novità se si pensa che mai si erano verificati blackout nella fase iniziale della stagione estiva, come fanno notare gli operatori turistici. «In genere - dice l'albergatore Saverio Presutti - le difficoltà si registrano nel periodo del Ferragosto, quando si raggiungono picchi di sovraccarico assai elevati a causa della forte presenza turistica sull'isola». Presenza che anche in questo periodo è foltissima, ben più della media del periodo: un avvio di stagione così sparata non si ricorda a memoria d'uomo. L'imprenditore è preoccupato: «Il danno non è solo degli alberghi, ma soprattutto di bar e attività di ristorazione. Con il caldo eccezionale di questi giorni, alimenti sia freschi che congelati sono più soggetti a deperimento, figuriamoci se, come è accaduto negli ultimi giorni, l'interruzione dell'energia elettrica si prolunga ben oltre i trenta minuti». 

Dal canto loro, i turisti si lamentano del mancato funzionamento degli impianti di condizionamento e ventilazione.

Una brutta cartolina, l'idea di una inadeguatezza infrastrutturale che non fa bene all'immagine dell'isola, decisa a prendersi il futuro dopo i due anni drammatici della pandemia e il brusco addio dei turisti russi tenuti lontani dalla guerra. Dai supermercati al negozietto sotto casa e ancora dal chiosco sulla spiaggia al ristorante sul lungomare, tutti si ritrovano a fare i conti con le conseguenze indotte dal malfunzionamento della rete elettrica. 

Video

Ma è solo colpa del caldo eccessivo e del sovraccarico causato da refrigeratori, condizionatori, frigoriferi ed elettrodomestici, tutti accesi contemporaneamente? Per i tecnici non è così: il fenomeno potrebbe essere rapportabile non tanto all'aumento dei consumi, quanto piuttosto all'inadeguatezza dei meccanismi di produzione in proprio di energia. «Il problema - spiega l'ingegnere e progettista ischitano Giuseppe Iacono - deriva dall'inadeguatezza non tanto della centrale Enel di Ischia e le altre sparse sul territorio, quanto della rete di distribuzione, ormai obsoleta e mai adeguata alle nuove dinamiche energetiche, a cominciare dalla produzione cosiddetta da fonti rinnovabili o in proprio. Stiamo parlando dei pannelli fotovoltaici che producono spesso un surplus di energia la quale, immessa negli stessi cavi della rete che sovraintende alla distribuzione e quindi ai consumi, genera dei picchi che fanno passare la tensione da 220 a 280 ed oltre. Quindi, i cavi fondono». E per sostituire un tratto di cavo di distribuzione fuso occorre scavare, ragione che impone tempi di intervento più lunghi. È per questo che ieri sera l'Enel ha deciso di mettere in atto una serue di blackout pilotati: per tutta la notte, a partire dall'una e fino all'alba, le squadre hanno operato rappezzi nei vari punti del territorio dove i cavidotti si sono sciolti. Se basterà, Ischia lo scoprirà a partire da oggi. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA