La guerra dei baretti no ai tavolini in strada: concessioni revocate

La guerra dei baretti no ai tavolini in strada: concessioni revocate
di Paolo Barbuto
Mercoledì 29 Novembre 2017, 10:32 - Ultimo agg. 11:15
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Ieri alle prime ombre della sera una squadra di agenti della polizia municipale s'è inoltrata lungo via Bisignano. Sedici documenti ufficiali da consegnare ai locali che affacciano sulla stradina della movida. Sedici revoche della concessione di occupazione del suolo pubblico.
Via i tavolini dalla sede stradale. È un nuovo fronte di battaglia dell'infinita guerra intorno alla movida che adesso è nel vivo. Dopo le notti di spari e accoltellamenti l'attenzione è tornata altissima e le questioni di ordine pubblico sono ridiventate determinanti. Quelle concessioni sono state revocate perché ai gestori era stato dato il permesso di invadere anche la porzione di strada, delimitata da paletti, destinata ad accogliere i pedoni. E non è possibile, in luoghi dove si raggiunge un affollamento esasperato, sottrarre spazio alle persone.
La revoca delle concessioni coincide con l'apertura di un nuovo percorso per i permessi: verranno rilasciati, automaticamente, solo a chi ha una fettina di marciapiede davanti al locale. Chi affaccia direttamente sulla strada non potrà più sistemare sedie e tavoli. C'è ancora una settimana per adeguarsi ai nuovi dettami e poi presentarsi a Palazzo San Giacomo per scoprire se si ha diritto a un nuovo spazio esterno.


La decisione l'ha presa la polizia amministrativa al termine di un lunghissimo iter burocratico iniziato più di un anno fa. La questione delle concessioni è stata più volte sollevata e molto spesso messa da parte: il fulcro della vicenda riguarda il parere sui permessi di occupazione che va richiesto (d'obbligo) alla polizia municipale di zona prima del «sì» definitivo. In prima linea a battersi per una revisione c'è stato il capitano Gaetano Frattini (oggi al Vomero) che ha retto l'unità operativa Chiaia per lunghi anni prima di cedere il comando al capitano Sabina Pagnano che l'ha ereditato con una gestione fatta di uguale tenacia e rigore.

 
Quand'era ancora al vertice di Chiaia, il capitano Frattini aprì la strada per una questione di carattere formale: c'è un'ordinanza della municipalità Chiaia che impone di tenere libero lo spazio stradale delimitato dai paletti per consentire ai pedoni di circolare senza pericoli viste le ridotte dimensioni dei marciapiedi; c'è, contemporaneamente, un permesso concesso da palazzo San Giacomo che consente ai gestori dei locali di occupare quello stesso spazio delimitato dai paletti, con tavolini e sedie. Come è possibile per chi gestisce il territorio - si chiese il capitano Frattini - tenere libera quell'area di strada se qualcuno ha dato il permesso di tenerla occupata?
La questione è rimasta sospesa per lungo tempo. Poi alla fine della scorsa estate c'è stata una prima svolta. È stato effettuato un sopralluogo, alla presenza della polizia municipale, per stabilire quale decisione prendere: mantenere la concessione o annullare l'ordinanza municipale? Il sopralluogo ha chiarito definitivamente che le esigenze di incolumità dei passanti hanno un valore superiore rispetto alla possibilità di stare seduti a godersi uno snack e un aperitivo, così è arrivata la decisione definitiva: via i tavolini dalla strada.
La cancellazione delle concessioni non sarà attiva nel prossimo week end perché i gestori hanno una settimana per attenersi alle nuove disposizioni: poi scatteranno le nuove norme e anche i controlli che si annunciano fin d'ora serrati. Tanta parte del caos della movida è legato proprio all'affollamento delle strade nelle notti del divertimento, la speranza è che un po' di spazio in più per le persone che si accalcano in strada, si trasformi in maggiori possibilità di movimento per chi è costretto a transitare in quell'area con ciclomotori e vetture.
Il problema è particolarmente sentito dai residenti della zona che hanno il permesso di transitare in quelle aree che sono (dovrebbero essere) vietate a chiunque altro. Spiegano da tempo di essere «prigionieri» della movida, perché quando le stradine sono gonfie di persone è impossibile passare con le automobili per uscire da casa o per rientrare. Se provate a dare uno sguardo sui social, in particolare alla pagina del comitato «Chiaia viva e vivibile», vi imbatterete in decine di filmati che mostrano automobili letteralmente inghiottite dalla folla che, la maggior parte delle volte, si accanisce con calci e pugni sulle lamiere.
La decisione di liberare una porzione della strada e di offrirla ai pedoni, però, è dettata anche da problemi legati alla sicurezza, quelli che stanno maggiormante a cuore alle forze dell'ordine e all'Amministrazione in questi giorni. Nei momenti di maggiore calca, soprattutto nelle notti dei week end, non sarebbe possibile l'arrivo di un'autoambulanza o il passaggio di auto di servizio di polizia e carabinieri: significa che al verificarsi di una qualunque situazione di emergenza, soccorsi e protezione potrebbero arrivare solo a piedi. Un'assurdità, soprattutto dopo la svolta violenta delle ultime settimane e con l'avvento del periodo natalizio dietro l'angolo. I giorni di festa di dicembre sono quelli durante i quali la zona viene particolarmente presa d'assalto dal popolo della notte in cerca di divertimento. Attualmente è ancora in vigore il piano di tutela varato dal questore in seguito all'ultimo comitato per l'ordine pubblico, ma anche quando la tensione e l'attenzione torneranno ad abbassarsi, le possibilità di intervento rapido devono essere mantenute.
La revoca dei permessi a sedie e tavolini in strada servirà anche a questo. Speriamo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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