La Meloni dal garzone ferito «Sicurezza, no a zone franche»

La Meloni dal garzone ferito «Sicurezza, no a zone franche»
di Nico Falco
Martedì 19 Giugno 2018, 12:55 - Ultimo agg. 13:25
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Basta zone franche, tolleranza zero per chi delinque, una interrogazione parlamentare per portare all'attenzione del Governo le problematiche del Vasto. Si chiude con la promessa di invitare Salvini a Napoli la visita di Giorgia Meloni, che ieri pomeriggio è stata nelle strade a ridosso della stazione centrale per conoscere Antonio Bencivenga, il magazziniere ferito pochi giorni fa da un ragazzo extracomunitario che si era rifiutato di togliere la bancarella dall'ingresso del locale. Ad accoglierla i comitati di quartiere ma anche molti cittadini, che le hanno raccontato i disagi che vivono quotidianamente chiedendo un intervento del Governo.

L'INCONTRO
«E qui che c'è, perché è tutto bloccato?». È sorpresa, Giorgia Meloni, all'incrocio con via Bologna, dove entrambi i marciapiedi sono coperti da bancarelle abusive. A spiegarle la situazione il vice coordinatore regionale Pietro Diodato e il consigliere Mario Maggio, oltre ad alcuni imprenditori del posto, che si sono uniti al piccolo corteo che da piazza Garibaldi si è spostato fino a via Firenze. Infine, l'incontro con il magazziniere, immortalato con una diretta su Facebook. «Antonio è il simbolo di una Italia abbandonata spiega la Meloni nel video di un'Italia ospite a casa sua, dove non si parla più di integrazione perché siamo all'invasione, dove ci sono zone franche e lo Stato sparisce. Noi chiediamo al ministro Salvini, di venire qui, di parlare con lui, che cambino le cose. Basta zona franche in Italia. È un problema di immigrazione clandestina, di rispetto delle regole, di certezza della pena». E aggiunge: «Al ministro Salvini chiedo di fare un blocco navale al largo delle coste della Libia, perché qui il problema non è come distribuire i clandestini, ma come impediamo a quei barconi di partire. Stiamo depositando una risoluzione per chiedere che al consiglio europeo del 28 e 29 giugno Conte chieda un blocco navale».

LA STOCCATA
Nel video insieme a Bencivenga la Meloni si rivolge anche a de Magistris, «che sta ad occuparsi di dove far attraccare la nave Aquarius ma non ha pensato di portare la sua solidarietà a un suo cittadino che è stato picchiato da immigrati clandestini che facevano commercio abusivo». Il Sindaco aveva bollato la visita come «passerella politica molto pericolosa per alimentare le tensioni». «Chiediamo che cambino le cose anche al Sindaco dice perché la sua inutilità in questi anni, su questioni come queste, mentre era troppo impegnato a fare i trenini nei palazzi occupati con i suoi amici dei centri sociali è davvero fuori da ogni possibilità di comprensione da parte di cittadini comuni che pagano le tasse, lavorano magari da pendolari, come Antonio, che ogni giorno arriva da Torre del Greco, rispetta le regole, perché crede nello Stato e vorrebbe che quello Stato ci fosse». 

L'INCONTRO
Prima di cominciare il giro al Vasto, la Meloni ha incontrato Nello Donnarumma, sindaco di Palma Campania, in un albergo nei pressi della stazione centrale. Con loro anche Carmela Rescigno, responsabile provinciale di Fdi, e Nicola Trinchese, epidemiologo dell'Asl. Al centro dell'incontro la massiccia presenza di immigrati del Bangladesh nella cittadina vesuviana, dove si registra una integrazione faticosa e difficile. 

L'ELEZIONE
Donnarumma, si ricorderà, è stato eletto il 10 giugno scorso col movimento «Ora - il momento migliore», succedendo all'uscente Vincenzo Carbone; durante la campagna elettorale il tema migranti ha tenuto banco, con Matteo Salvini che ha promesso di fare visita a Palma Campania. Successivamente Giorgia Meloni si è spostata in piazza Garibaldi, dove ad attenderla c'erano il deputato Edmondo Cirielli, il senatore Antonio Iannone, il coordinatore regionale Gimmi Cangiano e, tra gli altri, i consiglieri Pasquale Strazzullo, Andrea Santoro e Marco Nonno.
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