Torna balneabile il mare di Licola. Sei giorni dopo il divieto di balneazione, scattato a causa dei livelli di inquinamento oltre la soglia, ieri l'Arpac ha comunicato l'esito positivo delle nuove analisi al comune di Pozzuoli che con un'ordinanza sindacale ha revocato la precedente disposizione.
I prelievi, effettuati martedì scorso nel punto di routine e in quattro punti situati, rispettivamente, a cinquanta e a cento metri a sinistra e destra, lungo gli 899 metri del tratto di mare denominato Lido di Licola, hanno evidenziato il rientro dei parametri microbiologici ovvero escherichia coli ed enterococchi intestinali nei limiti di legge. Ad oggi il mare che bagna Pozzuoli è quasi interamente balneabile. L'unica eccezione resta per il tratto di costa opposto a Licola Mare, che va da via Sibilla fino al promontorio di Cuma, le cui acque sono indicate «scarse». Balneabile è anche il mare che bagna Arco Felice e Lucrino dove nei giorni scorsi il comune di Pozzuoli aveva sconsigliato di fare i bagni a causa della presenza di sporcizia e rifiuti, ma le analisi dell'Arpac hanno scongiurato la presenza di valori di inquinamento oltre la soglia.
Intanto esultano i comitati e i residenti di Licola che, dal primo momento, avevano puntato il dito contro l'Alveo dei Camaldoli che, ingrossato dalle piogge della notte di Ferragosto, aveva raccolto e scaricato in mare le acque bianche e i troppo pieno fognari dei comuni di Giugliano, Marano, Napoli, Calvizzano e Qualiano provocando il temporaneo inquinamento.