Napoli, maxi rissa all’Arenella con agguato in piazza: accoltellato un giovane

Napoli, maxi rissa all’Arenella con agguato in piazza: accoltellato un giovane
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 17 Ottobre 2022, 23:44 - Ultimo agg. 19 Ottobre, 07:30
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Notte di sangue e di paura all’Arenella. La zona collinare, con il quartiere gemello del Vomero, si trasforma in un’arena nella quale tornano a spuntare i coltelli, e si conta l’ultimo agguato. Brutta storia, e poco importa se il contesto nel quale è maturato il ferimento di un uomo potrebbe essere riconducibile a una lite tra stranieri. Fatto sta che domenica sera, nel bel mezzo della movida vomerese, si è scatenato il caos tra piazza Medaglie d’Oro e via Tarantino. Ben due gli interventi dei carabinieri. E il finale si consuma in ospedale, dove viene ricoverato un cingalese, colpito con più fendenti di lama in varie parti del corpo. 

Sono da poco tpassate le undici di domenica sera quando alla centrale dei carabinieri arrivano alcune segnalazioni di cittadini che segnalano una violenta lite tra extracomunitari. «Correte, qui sta succedendo l’inferno, e ci può scappare il morto!».

Che cosa sta accadendo? Improvvisamente nei dintorni di piazza Medaglie d’Oro - una delle mete del by night collinare, luogo frequentatissimo anche per la presenza di una fermata della Linea 1 della metropolitana - è scoppiata una lite tra stranieri interrotta forse proprio grazie all’arrivo dei militari dell’Arma: i lampeggianti delle “gazzelle” inducono l’aggressore (o gli aggressori) a fuggire dopo aver colpito un 30enne dello Sri Lanka.

Poco dopo, alle 23.45, i militari del Nucleo Radiomobile della locale compagnia guidata dal maggiore Luca Leccese sono costretti a intervenire in via Raffaele Tarantino, nei pressi del teatro Acacia, per una lite tra persone straniere che anche in quel caso riescono a scappare appena vedono giungere le forze dell’ordine. 

Sul posto, dopo il sopralluogo, i carabinieri trovano e sequestrano un coltello “a ventaglio” ancora insanguinato: è con ogni probabilità lo stesso utilizzato per aggredire il 30enne, che nel frattempo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli.

Ci vuol poco a mettere insieme i tasselli del puzzle e a capire che i due episodi sono collegati tra loro. La persona aggredita ritrovata in piazza Medaglie d’Oro è la stessa colpita con quell’arma bianca. L’extracomunitario presenta anche diverse ferite alla testa, e le sue condizioni vengono giudicate serie dai medici. Lo straniero è ancora ricoverato e resta sotto osservazione.

Le indagini puntano, anche grazie all’acquisizione dei non pochi sistemi di videosorveglianza stradale e di alcuni esercizi commerciali, a identificare l’aggressore. E a ricostruire i motivi che hanno portato a tanta efferata violenza. «Qui - spiega la titolare di un bar della zona di piazza medaglie d’Oro - nel fine settimana è l’inferno. Sempre più spesso ci ritroviamo nel locale persone già in preda ai fumi dell’alcol che pretendono di continuare a bere». La lite dovrebbe essersi consumata dunque tra cingalesi che, con ogni probabilità, si conoscevano. 

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«Strade off-limits e notti che si trasformano in violenza. La troppa tolleranza ha generato tutto questo. Ora servono presidio costante e pene certe». Così, in una nota, il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli commenta «la notte di paura e violenza all’Arenella. Secondo quanto riporta Borrelli, che sottolinea di avere appreso l’accaduto da alcuni cittadini, «sembrerebbe che i protagonisti del violento scontro siano tutti stranieri, e che alcuni fossero armati. Fuori al cinema Acacia si è scatenata una mega rissa tra un gruppo di etnia indiana che, forse, era appena uscito dal locale. Tempestivo l’intervento dei carabinieri».

«Troppe serate si trasformano in sangue e violenza - conclude il consigliere regionale - È arrivato il momento di dire basta a tutto ciò. I cittadini non possono più vivere in questo clima di terrore dove le strade sono ormai off-limits per la gente per bene. Esigiamo che il territorio venga presidiato in maniera costante e che si cominci a punire, nel vero senso della parola, chi se ne va in giro armato. La troppa tolleranza, che finora c’è stata, ha portato questa situazione diventata ingestibile». 

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