Miseno, dopo vent'anni ecco la bonifica per l'ex Piranha

Miseno, dopo vent'anni ecco la bonifica per l'ex Piranha
di Patrizia Capuano
Venerdì 24 Giugno 2022, 09:33 - Ultimo agg. 11:33
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Dissequestrata a Bacoli l'area ex Piranha, in località Capo Miseno: i sigilli erano scattati lo scorso ottobre a seguito di un intervento della Guardia di finanza di Napoli, che vi aveva individuato rifiuti speciali, compreso l'amianto. Il Comune procederà alla bonifica prima di realizzare un parco pubblico, con un investimento di 250mila euro. Ieri l'allestimento del cantiere per il risanamento del tratto, che si trova a margine del porto imperiale di Misenum - i cui resti sono inabissati sui fondali e del teatro romano. Con la bonifica sarà rimosso anche «ciò che resta della demolizione effettuata all'ex lido Piranha», spiega il sindaco Josi Gerardo Della Ragione: «Parliamo di vent'anni fa, un tempo enorme, fatto di degrado, abbandono, sterpaglie e rifiuti. Uno scempio». Ora si punta a voltare pagina «nell'area tra la spiaggia, il verde, il mare», continua il promo cittadino: «Miseno avrà un parco pubblico, un'area gioco per i bambini, uno spazio relax per tutti».

Per il risanamento dei luoghi è stata adottata una ordinanza sindacale che ne definisce le modalità. Sulla questione, affrontata anche in assise comunale, è intervenuto il consigliere di Fratelli d'Italia, Amerigo Russo, che conferma: «Il dissequestro è conseguenza della necessità di bonificare l'area, di quasi tremila metri quadrati, oggetto di una indagine della Procura di Napoli in seguito a sopralluogo e sequestro da parte della Guardia di Finanza, per la presenza di rifiuti». Peraltro «non è stato possibile individuare i responsabili di tali condotte illegittime», aggiunge il consigliere Russo. Il Comune è chiamato all'azione di bonifica dei suoli e dell'area, al fine di consentirne la fruibilità e realizzarvi un parco verde sul mare. Una iniziativa attesa da tempo dai residenti per poter usufruire della zona a margine del porto romano di Misenum. Un tratto di costa meno frequentato rispetto a quello sul lato opposto, compreso tra il promontorio di Capo Miseno e quello di Miliscola (ricadente nel comune di Monte di Procida) meta di migliaia di bagnanti. Il turismo balneare è tra le maggiori risorse della cittadina flegrea. Basti pensare che in media, in una giornata estiva, sul litorale flegreo giungono oltre 9mila autoveicoli e fino a 40mila persone spalmate su due chilometri di costa, con sold-out nei weekend.



Spiagge affollate durante questa estate, si moltiplicano le offerte soprattutto per i residenti con sconti del 50%.

In media per una famiglia di quattro persone, la spesa di una giornata al mare per gli attrezzi balneari è di circa 60 euro considerando che un ombrellone o un lettino (il modello più semplice) costa nel weekend tra i 12 e i 15 euro. I prezzi sono più bassi in settimana. Per modelli più sofisticati invece si paga di più. Da aggiungere il parcheggio, in media tra i 5 e i 10 euro al giorno, e uno spuntino o il pranzo. È alta l'affluenza anche verso i lidi della spiaggia romana, sul versante di Torregaveta e Fusaro mentre resta irrisolto il nodo traffico: nei weekend si continuano a registrare code fin da Lucrino e viceversa. C'è chi, da Napoli, impiega anche due ore per raggiungere il litorale, dovendo superare gli ingorghi lungo le strade principali che conducono al mare. In programma parcheggi d'interscambio e navette verso le spiagge, in un piano che coinvolga i Comuni limitrofi anche per ciò che concerne i controlli e la sicurezza. Auspicabile un potenziamento delle vie del mare, in modo da conseguire una ricaduta positiva sul traffico veicolare.

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