Napoli, lacrime ai funerali del commerciante morto per infarto. E il figlio della vittima incontra figlio colpevole

Napoli, lacrime ai funerali del commerciante morto per infarto. E il figlio della vittima incontra figlio colpevole
di Paola Marano
Martedì 11 Dicembre 2018, 11:55 - Ultimo agg. 12 Dicembre, 10:48
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«Un'ora prima di questo funerale è avvenuto un miracolo. Mentre la gente parla e le persone dicono di tutto, il figlio di Antonio, Pietro, ha incontrato il figlio del colpevole in sagrestia e lo ha perdonato con un abbraccio». Lo ha rivelato il parroco della chiesa di Santa Maria di Montesanto, Michele Madonna, nel corso dell'omelia del funerale di Antonio Ferraro, il commerciante morto di infarto durante una rapina nel quartiere Montesanto. Una cerimonia vissuta con grande commozione da tutti gli abitanti del quartiere, che hanno assiepato la chiesa e la piazza antistante per dare l’ultimo saluto a Petruccio, il nome con cui era conosciuto in zona, l’uomo buono e generoso, definito dallo stesso parroco e dai residenti «un pezzo di storia del quartiere». 

A sollevare il feretro i cinque figli maschi di Antonio: uno di questi, Francesco, è intervenuto durante la cerimonia con la lettura di un accorato messaggio rivolto al padre. L’abbraccio del quartiere si è fatto ancora più forte al passaggio del carro funebre dinanzi all’attività del commerciante. 
 
 


Dopo la cerimonia il parroco ha raccontato ai cronisti i dettagli dell’ incontro tra i figli di vittima e ladro. «Ieri sera Antonio, il figlio di colui che ha commesso il fatto, è venuto qui e ha voluto parlare con me ca porte chiuse. Era visibilmente sotto choc, ci siamo seduti e mi ha detto che il padre era la persona che ha commesso la rapina – ha raccontato Don Michele dopo la celebrazione – Poi ha espresso il desiderio di voler chiedere scusa alla famiglia della vittima». Quando il parroco ha appreso che il padre di Antonio si era costituito, ha riferito a Pietro della volontà di Antonio di parlare loro per chiedere perdono. «Pietro ne ha parlato con gli altri fratelli, che hanno accettato - ha continuato Don Michele -  Ci siamo visti in sagrestia, verso le 10, e lì Antonio ha aperto il cuore chiedendo perdono dal profondo del suo cuore e Pietro lo ha abbracciato».
 

Secondo quanto riferito dal parroco, Antonio, 24 anni, frequenta il coro e l’oratorio della chiesa insieme alla sua fidanzata. La notizia che a compiere il tentativo di rapina sia stato il padre del ragazzo ha sorpreso lo stesso parroco: «È una famiglia che conosco, hanno sempre lavorato come panettieri e nella ristorazione anche fuori Napoli, non mi aspettavo potessero vivere un momento di tale difficoltà, che di certo non giustifica il gesto. Spero di poter parlare con il colpevole».   
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