Presidi in guerra contro i genitori: «Basta scaricare le colpe su di noi»

Presidi in guerra contro i genitori: «Basta scaricare le colpe su di noi»
di Maria Chiara Aulisio
Domenica 8 Aprile 2018, 09:00
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I presidi napoletani non ci stanno e rimandano al mittente accuse e responsabilità incrociate. A chi se la prende con le scuole, colpevoli di imporre un'offerta formativa poco in linea con i tempi, a cominciare dalla scarsa attenzione nei confronti della prevenzione contro l'uso di droghe e alcol, rispondono senza mezzi termini: «Lavoriamo con serietà, se i genitori non fanno la loro parte non è colpa nostra». Non le manda a dire, Francesco De Rosa, a capo dell'istituto superiore «Mario Pagano-Bernini»: «Il problema, oggi, è la famiglia, buttare la croce sulla scuola, capisco che è molto più facile, ma non funziona. E soprattutto non risolverà i problemi. Ogni volta che succedono tragedie come quella che ha visto coinvolto il giovane Nico Marra, ricomincia il solito balletto delle colpe».

Rigoroso, severo, pronto ad assumersi le proprie responsabilità, «non quelle degli altri», il preside De Rosa racconta quando qualche settimana fa, nei bagni della scuola, ha sorpreso due studenti a fumare uno spinello come fossero a un rave party e non nell'intervallo tra l'ora di matematica e quella di inglese: «Ho sospeso i ragazzi per quindici giorni e ho avvisato le famiglie. Sono intervenuto subito e con durezza, della vicenda se ne stanno occupando anche i servizi sociali. Gli studenti devono capire che se a casa possono fare quello che vogliono, a scuola no». Il preside chiede e pretende la collaborazione delle famiglie: «In classe il controllo lo esercitiamo noi, e cerchiamo di farlo anche bene, quando escono da qui devono pensarci le mamme e i papà».
 
Luisa Peluso, dirigente scolastico del liceo scientifico «Mercalli», parla di «assenza di modelli educativi» e rivendica una formazione mirata anche nei confronti dei docenti svolta a cura di soggetti qualificati e scientificamente accreditati a livello nazionale. È chiaro - anche secondo la Peluso - che le famiglie hanno un ruolo fondamentale nella crescita dei ragazzi e non solo dal punto di vista culturale e intellettuale: «Troppo spesso vedo poca attenzione da parte dei genitori nei confronti della vita dei figli e invece è necessario non abbassare mai la guardia. La società purtroppo va sempre più deteriorandosi e i ragazzi non vanno persi di vista: rischi e pericoli sono sempre dietro l'angolo». Controllo e prevenzione, dunque. E il ruolo fondamentale dei docenti per concorrere alla formazione delle nuove generazioni, ma non in sostituzione delle famiglie con cui - punto sul quale i presidi sono tutti d'accordo - occorre promuovere una sempre maggiore collaborazione rafforzando la propria funzione di osservazione e monitoraggio di atteggiamenti, comportamenti e stili di vita. A proposito di docenti, la preside Luisa Peluso ringrazia quelli che nei prossimi giorni si preparano a partire con gli studenti per i viaggi di istruzione: «Una bella responsabilità - dice il capo di istituto - apprezzo i professori che si sono offerti di accompagnare i ragazzi e gliene sono grata, si tratta di una opportunità che non vogliamo negare ai nostri studenti. È chiaro che se non dovessero comportarsi come si deve saremo costretti a farne a meno».

Dal liceo «Mercalli» al «Vico»: la preside Clotilde Paisio se la prende con «il calo degli investimenti in materia di prevenzione». «Continuiamo a organizzare tante iniziative - dice la Paisio - ma con sempre maggiori difficoltà. Non possiamo mollare: il consumo di alcol, droga e tabacco è in costante aumento e abbiamo il dovere di seguire e indirizzare i nostri ragazzi». Poi i genitori: «Dovrebbero essere più presenti - aggiunge - A volte mi accorgo che non accettano neanche le segnalazioni che facciamo quando ci rendiamo conto che i figli hanno dei problemi. In ogni caso continueremo a fare la nostra parte mettendo a segno programmi innovativi nei modi e nei linguaggi».
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