Movida a Napoli fuori controllo, l'ordinanza è scaduta ma le nuove regole restano nel cassetto

Movida a Napoli fuori controllo, l'ordinanza è scaduta ma le nuove regole restano nel cassetto
di Valerio Esca
Lunedì 3 Ottobre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 4 Ottobre, 07:25
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Sono trascorsi tre mesi e mezzo dalla scadenza dell'ordinanza anti-movida, ma i regolamenti di Polizia urbana e per «la convivenza tra cittadinanza e attività commerciali» non sono ancora approdati in Consiglio comunale. Un ritardo clamoroso di giunta e assise cittadina, con i residenti che battono cassa: «Dove è finito il provvedimento che doveva sostituire l'ordinanza?» chiedono dal comitato Chiaia. I due regolamenti saranno discussi soltanto oggi in commissione Polizia municipale insieme agli assessori Antonio De Iesu (Sicurezza) e Teresa Armato (Attività produttive), con l'ex questore che ha in mano da mesi il dossier movida. «Il passaggio in commissione è doveroso - dice De Iesu - Vediamo qual è la posizione dei vari gruppi, opposizione e maggioranza, quali saranno gli emendamenti e li valuteremo. Dobbiamo accelerare». Il rischio adesso è di impantanarsi nell'ingorgo amministrativo a cominciare dalla maratona sui temi urbanistici (convocata per domani la prima riunione per discutere delle modifiche eventuali al Prg). Nelle prossime settimane si comincerà poi a trattare i temi di bilancio, che andrà approvato a stretto giro, e il piano di razionalizzazione delle partecipate. Convocare un Consiglio ad hoc per i due regolamenti non sarà semplice, al netto del fatto che siano stati annunciati come atti da approvare entro l'estate. 

Sulla bilancia il Comune dovrà mettere, da un lato la voglia di divertirsi dei ragazzi fino a tarda notte, dall'altro l'esigenza dei residenti di non essere assillati da rumori e folle moleste, con il sacrosanto diritto a riposare. I due regolamenti approvati in giunta sono stati pesantemente emendati dal gruppo della sinistra-verde, Napoli solidale, del quale fanno parte Sergio D'Angelo, Rosario Andreozzi e Luigi Carbone.

Al netto delle novità con il regolamento di Polizia urbana arriverà una stretta per la deregulation dei tavoli selvaggi. Nei casi di occupazione abusiva del suolo pubblico, in presenza di una prima violazione, è formulato al trasgressore un atto di diffida relativa alla non reiterazione. In caso contrario sarà disposta, la sospensione dell'attività per un periodo di tre giorni. Tra gli emendamenti, che andranno poi discussi, c'è quello sugli orari: dalla domenica al giovedì, la chiusura può essere disposta non prima dell'una di notte; il venerdì, il sabato e i giorni antecedenti le giornate festive, non prima delle due. Poi un punto molto caro ai residenti: vietato accendere fuochi sulla pubblica via o gettare oggetti accesi negli spazi pubblici e nei luoghi di passaggio pubblico; al quale si aggiunge il divieto «a gettare mozziconi o gomme da masticare su aree pubbliche». C'è poi un intero capitolo sulla Galleria Umberto, nel quale i consiglieri comunali chiedono di inserire nel regolamento il divieto di «porre in essere giochi che possano arrecare disturbo in caso di intenso passaggio pedonale; accesso e transito a qualsiasi veicolo (inclusi velocipedi), fatto salvi mezzi abilitati al trasporto dei soggetti diversamente abili; accesso e transito a mezzi e/o carrelli per il trasporto della merce». 

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Tra le altre proposte avanzate: vietare, anche se provenienti da aree private, schiamazzi e l'uso ad eccessivo volume di impianti musicali o televisivi; divieto inoltre dalle 24 ad ogni esercizio pubblico di emettere musica e suoni all'esterno dei locali. Stop all'utilizzo in strada di amplificatori e percussioni a partire dalle 23. Il secondo regolamento, quello per «la serena convivenza» tra residenti e barettari, contiene norme più generali, ma comunque importanti e porterà ad una serie di protocolli di intesa tra le vari parti. Verrà anche istituito un organismo denominato Consulta della notte con il coinvolgimento dei rappresentanti dei comitati dei residenti, degli operatori economici e delle Municipalità interessate, che avrà, sostanzialmente, la funzione e la facoltà di consigliare e di coadiuvare l'amministrazione su tutti i provvedimenti inerenti ai fenomeni di movida notturna. Tra in vari accordi è previsto quello con l'Arpac, in materia di acustica. Utile poi l'idea di un Qr code che possa consentire di visualizzare, mediante tablet e altri dispositivi elettronici, la planimetria trasmessa al Suap (sportello unico attività produttive del Comune) e presente nella pratica telematica, allo scopo di rendere immediatamente evidenti a tutti eventuali irregolarità nell'occupazione di suolo. «Abbiamo svolto un lavoro meticoloso e senza preconcetti - sottolinea il presidente della commissione Pasquale Esposito - per offrire alla città regolamenti chiari per migliorare la convivenza tra attività commerciali e cittadinanza e per tutelare le attività che rispettano le norme e che non recano disagi alla collettività». Restano infine i nodi legati ai controlli. 

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