Napoli, l'ammutinamento delle funicolari:
ripicche su straordinari senza scioperare

Napoli, l'ammutinamento delle funicolari: ripicche su straordinari senza scioperare
di Valerio Esca
Sabato 21 Dicembre 2019, 08:09 - Ultimo agg. 21:08
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L'ammutinamento delle funicolari. Un termine che ricorre spesso ultimamente a Napoli, per vicende sicuramente meno urgenti rispetto a quelle legate all'interruzione di un pubblico sevizio. Per la terza settimana di fila la funicolare centrale non avrà il prolungamento, seppure l'azienda lo abbia previsto come servizio ordinario. Il sindaco de Magistris è su tutte le furie: «Sono pronto a firmare la liquidazione di Anm e mettere sul mercato l'azienda, se nel contratto di servizio non verrà inserito il prolungamento ordinario».

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IL NODO
Alla base della protesta, gli operatori di manovra (Fta) delle funicolari lamentano il diverso trattamento contrattuale rispetto ai colleghi della metropolitana linea 1, per i quali nei turni ordinari è prevista una indennità di condotta più alta. In questi mesi di trattativa tra sindacati, azienda e Comune si è andati avanti con una fase considerata «transitoria». Per i macchinisti delle metropolitane si è giunti però ad un accordo: l'indennità di condotta è passata da 6 euro a 7,50 euro, con un incremento di 1 euro e cinquanta, ed il prolungamento che entrerà a far parte della turnazione ordinaria, ma che oggi è invece straordinaria. Per i cosiddetti «funicolieri» invece, l'indennità di condotta non è prevista. In parole povere gli operatori di manovra delle funicolari si sentono discriminati rispetto ai colleghi della stessa azienda, che lavorano come macchinisti nei metrò.

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IL J'ACCUSE
Ma chi comanda in Anm? Chi è che decide se i prolungamenti si possono fare o non si possono fare? «Vorrei vederle in faccia queste persone tuona il sindaco di Napoli, intervenuto ieri sera a radio Kiss Kiss Dopo che tutti firmano un accordo sindacale, e già abbiamo scovato i furbetti che utilizzavano la 104 e invece si andavano a fare le scappatelle, adesso scopriamo all'ultimo secondo che qualcuno si mette in malattia, che andrà verificata. Chiaramente devo pensare che c'è un'epidemia a Napoli, visto che non si tratta di una persona che si è messa in malattia o di una che ha chiesto un permesso». Poi l'ex pm picchia duro: «È un sabotaggio nei confronti della città di Napoli, una cosa indegna. Vorrei sapere se questi signori sono napoletani, perché non posso credere che un napoletano che porta la divisa di un'azienda, che noi abbiamo salvato faccia queste cose. Questi signori, sono sempre gli stessi, danneggiano l'immagine di tutti gli altri dipendenti dell'Anm, che sono persone per bene e lavorano spesso in condizioni complicatissime». Cosa c'è dietro l'ammutinamento? De Magistris non ha dubbi: «È una roba politica, evidentemente fanno queste cose per fare un piacere a qualche politicante: sono indignato. Guarda caso dopo che firmano l'accordo, si mettono in congedo parentale il sabato pomeriggio prima di Natale? Voi non siete napoletani, siete infiltrati incalza il primo cittadino rivolgendosi ai dipendenti delle funicolari -. Siete contro Napoli e vi dovete vergognare». E annuncia: «Nel contratto di servizio che stiamo sottoscrivendo inseriremo gli orari serali e notturni. Siglerò il contratto da 54 milioni solo se queste cose saranno inserite. Altrimenti firmerò la lettera che metterà in liquidazione Anm, che a quel punto andrà sul mercato».

I SINDACATI
Un ruolo importante in questa vicenda è chiaramente quello dei sindacati. Nelle funicolari il più rappresentativo è la Faisa Cisal, con più del 30 per cento degli iscritti. Sigla che tra l'altro non ha sottoscritto l'accordo del 5 dicembre scorso con Anm e Comune. «Non è vero che non vogliamo fare i prolungamenti spiega Franco Falco segretario provinciale Faisa Cisal -, ma bisogna ridiscutere gli accordi. Perché avallare ciò che ha proposto l'azienda sulle indennità dei soli macchinisti della linea 1? Il Comune e l'azienda hanno creato il problema, facendo sì che ci fossero differenziazioni tra lavoratori. Qui nasce il malumore come ho chiarito anche al vicesindaco Panini, ma il Comune fa orecchie da mercanti». Si sarebbe potuto pensare ad uno sciopero, esercizio previsto dalla legge, e invece è passata la linea del «no». Quella che alla fine ricade sui cittadini e svergogna la città intera.

LA COMMISSIONE
«Sempre e soltanto spot sottolinea invece il presidente della commissione Mobilità Nino Simeone - A volte mi chiedo se parliamo di trasporti pubblici e quindi dell'Anm, oppure siamo in un'emittente televisiva che offre programmi d'intrattenimento.

I prolungamenti delle funicolari si devono fare, punto e basta. Il sindaco è da due anni che li chiede, li annuncia in pompa magna e sistematicamente non si fanno. Lui ci rimarrà anche male, ma i cittadini rimangono a piedi. Delle due l'una: o ci mettiamo io, lui, Auricchio e Panini a fare gli operatori delle funicolari e risolviamo il problema, gratis ovviamente, oppure l'amministratore di Anm Pascale garantisca il servizio».

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