Corse clandestine in minicar, l'ultima follia dei ragazzini napoletani

Corse clandestine in minicar, l'ultima follia dei ragazzini napoletani
di Giuseppe Crimaldi
Venerdì 11 Ottobre 2019, 23:00 - Ultimo agg. 12 Ottobre, 08:20
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Si ritrovano sempre negli stessi luoghi e alla stessa ora, dandosi appuntamento su un gruppo chiuso di whatsapp. Età media: 12-14 anni. Passione comune: le corse. È l’ultima follia che vede come protagonisti gli adolescenti, e per capire fino in fondo dove va l’ultimissima generazione bisogna inquadrare bene anche questo nuovo, pericolosissimo fenomeno. Le gare di velocità a bordo delle “minicar” stanno diventando un caso nella zona compresa tra i Camaldoli, Chiaiano e Pianura.
 
L’episodio sicuramente più grave risale ad alcuni giorni fa, quando tre giovanissimi - poco più che bambini - hanno inscenato una folle gara tra via Camillo Guerra e via Marano-Pianura lungo una discesa vertiginosa piena di tornanti mozzafiato. Di questa assurda corsa sono stati testimoni numerosi passanti ed automobilisti. 
Tra loro c’è C.D.P., 44enne commerciante napoletano che intorno alle 18,30 di martedì scorso era a bordo della sua utilitaria con il figlioletto appena uscito dalla palestra. «C’era ancora luce, il sole non era ancora tramontato - ricostruisce - Proseguivo al volante della mia auto il tratto finale di via Marano-Pianura quando, improvvisamente, ho visto schizzare come tre schegge: erano tre minicar al cui volante c’erano dei bambini; uno di loro, che viaggiava a folle velocità con a fianco quella che credo sia stata la fidanzatina, all’imbocco della curva ha perso il controllo: me lo sono ritrovato di fronte, sulla carreggiata, a quel punto ho sterzato imboccando l’ingresso di un viale privato. Io e mio figlio siamo vivi per miracolo».

Non sarebbe l’unico caso di follia collettiva tra minori al volante. Lungo una strada secondaria non lontana dal centro sportivo della “Paratina”, a Chiaiano, c’è chi ha assistito ad altre corse folli animate da minorenni. «Potevano essere le sette, sette e mezza di sera, aveva appena finito di piovere quando dal balcone di casa - racconta un residente della zona - abbiamo sentito un rombo di motori: io e mia moglie ci siamo affacciati al balcone e abbiamo visto due macchinette, una gialla con dei fascioni argentati, e l’altra rossa. Correvano ad altissima velocità, poi improvvisamente quella rossa ha fatto un testacoda agghiacciante, come se il ragazzino che la guidava avesse improvvisamente tirato il freno a mano».

Il fenomeno delle corse di minicar sembra coinvolgere sempre più gli adolescenti e pare stia diventando pericolosamente di tendenza anche tra chi ha meno di 14 anni. Purtroppo non poche di queste automobiline a Napoli subiscono modifiche al motore grazie a meccanici senza scrupoli che non esitano a truccarle. Il resto lo fa l’incoscienza dei ragazzi (e, purtroppo, anche di qualche genitore). 
«Un fenomeno - spiega il presidente dell’Automobile Club di Napoli, Antonio Coppola - tristemente noto, quello delle corse clandestine di questi mezzi alla cui guida troppo spesso ci sono anche soggetti di età inferiore ai 14 anni. Va anche sottolineato come gli abusi e le violazioni non si limitano soltanto ai motori che vengono spesso truccati, ma anche al trasporto del secondo passeggero: per poterlo fare si deve avere almeno 16 anni».

«Altro fatto grave - prosegue Coppola - è che il ciclomotore (e la minicar è assimilabile ad uno scooter di cilindrata 50, ndr) non puo superare i 45 km orari, che sia a due o anche a quattro ruote. Dunque va da sé che le gare clandestine avvengono su veicoli con motori truccati, e ciò che è più grave su “circuiti” che prevedano delle discese, per provare l’ebbrezza della velocità».
Il presidente dell’Aci di Napoli ricorda che le statistiche sugli incidenti - rispetto a tutto ciò che riguarda i ciclomotori (come anche le minicar) - offrono dati tragici: «A Napoli, nel 2018 - conclude - abbiamo registrato 166 incidenti; ma il dato più grave è quello complessivo sul territorio del capoluogo e della provincia: nel 2018 i sinistri sono stati 347, con cinque morti e 336 feriti. I morti sono aumentati del 150 per cento rispetto all’anno precedente».
 
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