Rifiuti, la rivolta di Scampia: «È emergenza sanitaria»

Rifiuti, la rivolta di Scampia: «È emergenza sanitaria»
di Paolo Barbuto
Lunedì 24 Giugno 2019, 07:00 - Ultimo agg. 14:16
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Ieri la gente di Scampia non ce l'ha fatta più. Le persone sono scese in strada e hanno ribaltato i cassonetti stracolmi lanciando l'immondizia ovunque. Da decine di giorni vivono immersi nella spazzatura, da decine di notti respirano i fumi di quella schifezza data alle fiamme, si sentono abbandonati e presi in giro da chi continua a spiegare di avere a portata di mano la soluzione alla questione della raccolta.

Il presidente municipale di Scampia, Apostolos Paipais, in questi giorni non è rimasto a guardare: ha chiesto interventi, si è fatto promotore di incontri, ha sollecitato momenti di recupero straordinario del pattume. Di fronte all'ennesimo giorno di immondizia accatastata e putrescente sotto al sole s'è deciso a lanciare l'allarme definitivo: «La salute dei residenti è a rischio, qui c'è una emergenza sanitaria, chiederò alla Asl di verificare e poi pretenderò l'intervento del sindaco di Napoli che ha come compito principale quello di tutelare la salute dei suoi concittadini».
 
Sembra un colpo di teatro per far accendere i fari sull'emergenza. Invece il presidente municipale fa seguire subito i fatti alle parole. Telefonata domenicale al direttore della Asl di competenza sul territorio e appuntamento già preso per questa mattina: «Bisogna verificare immediatamente qual è la situazione del territorio e lanciare l'allarme».

Deciso a non restare più in attesa, Paipais dall'ottava municipalità lancia la chiamata alla contestazione a tutti i colleghi della città: «Chiediamo tutti insieme di sospendere la tassa sui rifiuti. Mettiamo in mora un Comune che incassa milioni di euro per la gestione della raccolta ma poi non gestisce e non raccoglie nulla: basta guardarsi intorno per capire che il pagamento di quel tributo corrisponde a un servizio non erogato e non va più versato».

Proseguono i turni di raccolta straordinaria da parte dell'Asìa ma il risultato è decisamente poco visibile. Il rallentamento nel recupero del pattume generato nella scorsa settimana da situazioni critiche agli Stir e all'inceneritore viene gestito a fatica e la sensazione è che di giorno in giorno i cumuli crescano in ogni quartiere della città.

Ovviamente le periferie sono quelle che soffrono maggiormente, ma ci sono situazioni di emergenza anche nei quartieri della Napoli-bene, da Chiaia al Vomero, dalla City a Posillipo. Poche sacche di reale emergenza nel centro storico dove la differenziata consente di gestire meglio il ciclo della raccolta, migliorata la situazione anche lungo il Corso Vittorio Emanuele che nei giorni scorsi aveva visto momenti di grande emergenza.

Resta particolarmente critica in tutta la città, però, la gestione della raccolta dei rifiuti ingombranti. Anche in questo caso la situazione è paradossale: ci sono mobili e materassi ai margini delle strade con il numero di raccolta fornito dalla società di gestione dei rifiuti e la data di conferimento che ormai è passata da molti giorni, eppure quella roba resta lì, ai margini delle strade.

In azione ci sono anche i bobcat con il compito di raccogliere l'immondizia gettata attorno ai cassonetti stracolmi, in strada anche i mezzi più grossi che vengono utilizzati per accogliere quel che viene man mano raccolto in strada dai più agili mezzi di media misura. L'impegno da parte di Asìa sembra realmente serio anche se i risultati continuano ad essere scarsamente visibili.

All'esplosione di Scampia di ieri ha fatto riscontro anche quella di Pianura che pure da giorni convive con l'allarme dell'immondizia non raccolta. Nei giorni scorsi gli abitanti del quartiere occidentale della città avevano lanciato i rifiuti sui binari della Circum per bloccare i treni e cercare visibilità ad un problema che nessuno sembrava voler vedere. Ancora ieri ci sono stati momenti di tensione dinanzi ai cumuli con tentativi di spostare i cassonetti per bloccare la circolazione e creare un disagio capace di attirare l'attenzione sulla vicenda.

«Abbiamo letto le dichiarazioni dell'amministratore di Asìa Iacotucci il quale ha promesso che entro lunedì mattina la situazione della raccolta sarebbe stata risolta - dice, irridente, il presidente municipale di Scampia, Paipais - siamo certi che a nostro risveglio domani (oggi per chi legge n.d.r.) troveremo per magìa tutte le strade della nostra città sgombre da pattume e pulitissime».

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale Francesco Vernetti che ha la delega all'igiene urbana e ha tuonato contro i pirati del pattume provenienti dai comuni limitrofi: «Quando esplode un'emergenza come quella in corso c'è sempre chi ne approfitta per venire a sversare nel territorio di Napoli qualunque tipo di rifiuto, specialmente quelli derivanti dai lavori edili o gli ingombranti».

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