Formiche al San Giovanni Bosco, scoperto il patto tra infermieri e sindacalisti

Formiche al San Giovanni Bosco, scoperto il patto tra infermieri e sindacalisti
di Paolo Barbuto
Martedì 21 Maggio 2019, 07:30 - Ultimo agg. 16:58
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Due infermieri dell'ospedale San Giovanni Bosco sono stati sospesi per un mese, due sindacalisti hanno avuto una sanzione più lieve, dieci giorni a casa senza stipendio: la commissione di disciplina ha accertato le responsabilità di tutti e quattro i soggetti su una vicenda legata ai giorni dell'invasione di formiche all'interno del nosocomio napoletano.

Il fatto risale alla fine di gennaio, nel pieno dello scandalo per l'invasione di insetti al San Giovanni Bosco. L'allora direttore generale della Asl Napoli 1, Mario Forlenza, fa sapere che un medico responsabile del reparto di rianimazione «ha segnalato per iscritto che gli è stato impedito da parte di infermieri del reparto di cambiare il letto e di pulire il paziente perché gli infermieri avevano chiamato alcuni sindacalisti e fatto foto e filmini della presenza delle formiche che presumibilmente hanno poi postato in rete». Quelle immagini finirono realmente in pasto al mondo del web e alimentarono la polemica che già era infiammata sulla situazione di quell'ospedale. Nella stessa occasione il direttore generale, che poi venne sostituito dal commissario Ciro Verdoliva, segnalò «apprezzamento e solidarietà per il medico» e spiegò che la vicenda denunciata «dimostra che c'è personale all'interno del San Giovanni Bosco non interessato affatto alla salute dei pazienti ma a utilizzare la vicenda formiche per raggiungere altri scopi ... è stato immediatamente richiesto l'intervento dell'Ufficio Procedimenti Disciplinari».
 
Quell'intervento della commissione di disciplina è scattato realmente con immediatezza. Tutto il personale che era stato in qualche maniera coinvolto nella vicenda è stato chiamato a confrontarsi con la commissione e a presentare memorie scritte per chiarire, nel dettaglio, ogni singola posizione. Nel frattempo c'è stato il cambio al vertice della Asl, ma il procedimento ha seguito con puntualità il suo percorso.

Molte delle persone chiamate a dare conto del mancato intervento hanno dimostrato la loro estraneità alla vicenda. per quattro di queste, invece, sono scattati i provvedimenti che avete letto. Due infermieri sono stati sospesi, dal lavoro e dallo stipendio, per un intero mese; a due sindacalisti è stata comminata una sanzione inferiore, dieci giorni di stop.

Tutte le persone che hanno ricevuto la sanzione possono (e probabilmente lo faranno) appellarsi contro la decisione della commissione di disciplina.

Il dispositivo del provvedimento è estremamente severo nei confronti degli infermieri. In quel documento viene segnalato come la sospensione sia stata decisa per via di «una condotta collettiva preordinata a futili dimostrazioni in una situazione in cui l'unico soggetto da tutelare era l'ammalato il quale è stato chiaramente trascurato, seppur per un tempo contenuto, in una situazione di disagio e lesiva della sua dignità personale».

Insomma, a generare la durissima sanzione è stata quell'attesa inutile, mentre un paziente di rianimazione era aggredito dalle formiche, solo per consentire di poter testimoniare la vicenda con fotografie e video da poter utilizzare per la diffusione della notizia. Anche se la commissione ha accertato che il tempo è stato breve, non ha potuto fare a meno di sottolineare la gravità del comportamento.

Subito dopo aver scattato foto e girato video, hanno appurato i membri della commissione disciplinare, quel paziente è stato ripulito e il letto è stato cambiato affinché la situazione tornasse alla normalità, però sono bastati quei minuti di attesa per dare alla vicenda una connotazione grave che andava sanzionata.

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