Napoli, il Rione Sanità e la nuova stesa: le paranze ora vogliono le case

Napoli, il Rione Sanità e la nuova stesa: le paranze ora vogliono le case
di Leandro Del Gaudio
Mercoledì 24 Luglio 2019, 23:04 - Ultimo agg. 25 Luglio, 14:04
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Vengono da fuori e puntano a cacciare quelli che ancora hanno un ruolo criminale nella zona della Sanità. Vogliono cacciarli o ammorbidirli: puntano a controllare il quartiere, quello del piccolo-grande boom economico registrato in questi anni, grazie ai turisti e all’esplosione del food. Vengono dall’esterno del quartiere e puntano a stabilire nuovi equilibri: ora comandiamo noi - è il messaggio - la zona deve tornare sotto il nostro controllo. Uno scenario che si fa ogni giorno più chiaro, alla luce di sparatorie, intimidazioni, ronde armate. L’ultima stesa è di ieri notte: sono le tre e trenta quando sono stati esplosi due colpi nella zona di via Miracoli, un’area ritenuta controllata dalla famiglia Mauro, una delle sei o sette famiglie censite dai pm anticamorra in questi mesi, per dare conto «dell’effervescenza criminale» che si registra alla Sanità e fotografata di recente dalla Dia di Napoli.

 

È il terzo episodio nel giro di pochi giorni, se si considerano gli episodi registrati all’alba di venerdì scorso e tra lunedì e martedì, con una ventina di bossoli refertati a ridosso della piazza della Sanità.
Ora ci sono i due bossoli nella zona dei Miracoli, segnale sinistro che spinge a riflettere su uno scenario decisamente più ampio. Uno scenario che sa di già visto. In pochi giorni sono state centrate abitazioni di soggetti legati alla famiglia Vastarella (come quello di lunedì scorso alle 19, in vico Paradiso alla Salute, dove abita il giovane Antonio Vastarella, attualmente detenuto e figlio del boss Patrizio), ma anche alcune case riconducibili ai Sequino e ai Savarese. 

LO SCENARIO
Guerra di tutti contro tutti o ci sono altre dinamiche in corso? Si raccolgono testimonianze, si studiano i passaggi di moto e scooter da alcune telecamere. Spiccano strani raduni di scooter in tarda notte, nella zona del Rettifilo, nei pressi dei Quartieri spagnoli o all’ingresso della Sanità. Cosa sta accadendo a Napoli? Ipotesi choc: c’è una invasione di campo, qualcuno sta cercando di entrare nei vicoli della Sanità, approfittando dei vuoti di potere di famiglie decimate da arresti, colpite da processi e confische. Vengono da fuori - dicono a denti stretti qui nella Sanità - sono quelli delle paranze. Esponenti del cartello dei Mazzarella, gente ringalluzzita dalla maxiretata contro i Contini nella zona del Borgo di Sant’Antonio, che ora puntano a piazzare degli avamposti alla Sanità. E lo fanno per mettere le mani sui traffici che contano - racket e droga in primis -, per imporre la presenza dei propri uomini giorno e notte, all’ombra della chiesa di San Vincenzo alla Sanità.
Ed è solo in quest’ottica che si spiegano gli spari ad altezza d’uomo, i colpi esplosi contro case e bassi, come raccontano le foto delle ultime stese. Sparano nelle case perché vogliono le case. 
Inchiesta che punta dritto contro i Mazzarella che, già in passato, hanno utilizzato soggetti giovani e armati come testa di ariete. Hanno un solo compito: sparare sulle case, ignorandone anche il motivo o la strategia dettata dall’alto, fare fuoco e scappare. Seminare terrore, che in questi casi non è mai realmente fine a se stesso. Se i Mazzarella entrano in gioco, lo fanno per approfittare dei colpi incassati dai Contini con la retata dei quasi centocinquanta arresti, ma anche per un altro motivo: bloccare possibili invasioni di campo da nord, dalla zona di Miano e Secondigliano, che da sempre puntano a controllare i vicoli del rione Sanità. Realtà da sempre in movimento, dinamiche fluide, su cui c’è massima attenzione da parte della Dda di Napoli. In questi mesi, il rione Sanità è stato al centro di un pressing investigativo altissimo, con decine di arresti che hanno colpito in particolare i Savarese e i Sequino, disarticolando famiglie storicamente radicate nella zona. Ora l’obiettivo è capire chi ha interesse ad armare bande di centauri e spedirli a sparare contro alcune abitazioni tra i vicoli della Sanità. 
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