Napoli, intossicata dalla cannabis: grave bimba di 10 mesi al Santobono

Napoli, intossicata dalla cannabis: grave bimba di 10 mesi al Santobono
di Melina Chiapparino
Giovedì 29 Settembre 2022, 23:00 - Ultimo agg. 1 Ottobre, 07:59
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Una bimba di dieci mesi è arrivata in ospedale in gravi condizioni e non è ancora fuori pericolo. È successo al Santobono di Napoli dove la piccola paziente è stata assistita dai medici per un’intossicazione da tetraidrocannabinolo, la sostanza più comunemente conosciuta come Thc, componente psicoattiva presente nella cannabis. Se non si trattasse di una minore in una fascia d’età pediatrica, si potrebbe facilmente collegare l’avvelenamento causato dal cannabinoide, all’abuso di sostanze stupefacenti. In questo caso, però, a mettere in pericolo la vita della bimba non può essere stata di certo l’assunzione consapevole di quantità elevate di marijuana o di hashish o ancora dei preparati che ne derivano come oli e resine utilizzati per procurarsi lo “sballo” e la sensazione di euforia. Dunque, il vero giallo da ricostruire, ora, è nelle mani delle forze dell’ordine e riguarda cosa possa essere accaduto prima del ricovero ospedaliero. Si tratta di chiarire le responsabilità di quanto accaduto e capire in che modo e per quali motivi, la piccina si sia ritrovata ad ingerire quella sostanza per cui rischia ancora la vita. 

La bimba, proveniente da una famiglia residente in provincia di Napoli, è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale Santobono la notte tra martedì e mercoledì, trasportata da un’ambulanza del 118.

Le sue condizioni cliniche sono apparse subito molto critiche e prevalentemente caratterizzate dal manifestarsi di frequenti convulsioni, oltre un forte stato di agitazione e iperattività. Considerando la gravità del quadro clinico, l’equipe dei medici del pronto soccorso hanno immediatamente attivato le procedure per l’assistenza della minore con un codice di massima urgenza, preoccupandosi di stabilizzare nel più breve tempo possibile i suoi parametri vitali. Dopo le prime cure, sempre durante la notte in cui la piccola è arrivata al Santobono, i medici hanno sottoposto la minore a una serie di test per individuare le sostanze che ne avevano causato l’avvelenamento e procedere con terapie mirate. Dagli accertamenti di laboratorio, è stata rilevata un’intossicazione da tetraidrocannabinolo, ingerito in grandi quantità fino a scatenare la crisi iperattiva e le convulsioni nella bimba. 

Per il momento, la minore è in prognosi riservata. Nonostante il significativo miglioramento del quadro clinico, grazie al tempestivo intervento dei medici, le sue condizioni sono ancora da considerare a rischio. La bambina, ora ricoverata nel reparto di Subintensiva, è stata sottoposta a varie tipologie di trattamenti curativi per la decontaminazione dell’intestino attraverso l’uso di farmaci e antidoti al fine di contrastare lo stato di avvelenamento dell’organismo. Tra i protocolli adottati i medici hanno impiegato purganti specifici e anche l’uso di carbone vegetale trattato con metodologie applicabili solo in ambito ospedaliero. L’assistenza multidisciplinare rivolta alla piccola, ha coinvolto diversi dipartimenti medici del Santobono che hanno fatto squadra con le equipe del pronto soccorso focalizzando l’attenzione, soprattutto, per la prevenzione e la protezione da eventuali danni neurologici. 

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L’assunzione di tetraidrocannabinolo in età pediatrica non è un fenomeno frequente ma neanche così raro come si potrebbe credere. Negli ultimi anni, non sono mancati in letteratura medica così come tra le notizie di cronaca, casi di episodi accidentali di ingestione da cannabis fino a vicende più eclatanti e con gravi conseguenze. Ad esempio, nel 2017, all’ospedale pediatrico “Vittore Buzzi”, a Milano, fu ricoverato in condizioni critiche, un bimbo di 20 mesi che aveva ingerito un pezzo di hashish. Anche in questo caso, per la bimba di 10 mesi ricoverata al Santobono, l’avvelenamento è stato causato dall’ingestione di sostante con elevata quantità di thc ma come la piccola possa averle ingoiate è ancora un mistero, al vaglio delle forze dell’ordine. Per adesso non è stato attuato alcun provvedimento nei confronti dei familiari della bimba e sono in corso accertamenti in ambito domestico. 

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