Oggi aperture gratuite per la prima domenica del mese. E domani aperture straordinarie, con tariffe ordinarie, per i musei solitamente chiusi nei giorni festivi. Insomma le condizioni ideali per un’Epifania all’insegna della cultura. E se la misura vale per tutta Italia, questa assume un rilievo particolare a Napoli. Il fine settimana dell’Epifania sarà ancora all’insegna dei grandi flussi turistici. E in prospettiva il 2025, anno del Giubileo, si annuncia ancor più pieno di visitatori e pellegrini amanti dei tanti poli culturali campani.
Ma andiamo con ordine, partendo dalla proposta per il fine settimana dell’Epifania. A Napoli saranno aperti, tra gli altri: Palazzo Reale, Museo e Real Bosco di Capodimonte (in corso c’è la mostra “Oltre Caravaggio”), il Mann, Castel Sant’Elmo, Certosa e museo di San Martino, museo della ceramica nella villa Floridiana, villa Pignatelli e il parco archeologico della Gaiola. Ma tantissime anche le occasioni in provincia, a partire dai Parchi archeologici di Ercolano e Pompei che registrano ormai ad ogni apertura numeri da record. Aperta anche la Reggia di Caserta, il parco archeologico di Paestum e tutti gli altri poli culturali principali della Campania. E domani si replica. L’accesso a musei e parchi archeologico non sarà gratuito ma sarà garantito anche nel giorno festivo.
Napoli, Domenica al Museo: ritorna l'evento il 5 gennaio
Una scelta, quella di lasciare aperti i musei nei giorni festivi, che ha già premiato a Capodanno. Oltre 5mila persone a Napoli hanno dedicato le prime ore del 2025 ad arte e cultura. La stessa scelta non era stata fatta nel giorno di Natale, così come era accaduto invece nel 2023. Con l’apertura di domani, però, il ministro della Cultura Alessandro Giuli sembra portare le sue scelte verso la traccia che aveva lasciato il suo predecessore Gennaro Sangiuliano a cui si deve l’idea di tenere aperti i luoghi di cultura nei giorni festivi. I musei gratis la prima domenica del mese sono ormai una consuetudine da dieci anni in Italia, voluta dall’ex titolare del Mic Dario Franceschini. Un’idea che è sempre piaciuta molto a Sangiuliano che nel suo periodo alla guida del Ministero l’ha ampliata e diffusa anche ai giorni festivi. E ora anche il ministro Giuli sembra andare sempre di più verso questa strada.
Già a Capodanno, come accennato, i numeri sono stati importanti. Ben 1463 gli ingressi di Castel Sant’Elmo che è stato il sito più visitato della città. Molto bene anche il Museo Archeologico Nazionale, che l’1 gennaio ha accolto 1130 persone. Sono stati, invece, 557 ingressi a Palazzo Reale e 40 a Villa Pignatelli. Ma è solo per restare a Napoli. Nel corso del 2024, infatti, gli scavi di Pompei hanno spesso superato anche il Colosseo come numero di visitatori e pure a Capodanno hanno registrato oltre 2mila presenze. E nella prima domenica di dicembre Pompei accolse 11207 visitatori. E per l’Epifania, giorno più “tranquillo” per andare al museo, si prospettano cifre anche superiori in tutti i poli culturali. Anche perché il numero di turisti in città è importante: a partire da venerdì, inizio dell’ultimo ponte delle festività natalizie, e fino al 6 gennaio in città ci saranno 125mila turisti. Numeri che potrebbero diventare ancora più importanti nel 2025. Ci sarà il “compleanno” della città, che spegne 2500 candeline, ma anche e soprattutto il Giubileo. Le stime di Palazzo San Giacomo, grazie anche ai contatti col Vaticano, dicono che almeno 4 milioni di pellegrini hanno già previsto di visitare Napoli. Il Comune sta mettendo in campo una programmazione specifica proprio per il Giubileo.
Nei vari report sul numero di visitatori nei poli culturali napoletani, bisogna guardare anche a ciò che si può migliorare.
E certamente per bellezza e patrimonio culturale, il luogo di Napoli che ha i migliori margini per far meglio è Capodimonte, penalizzato dalle difficoltà nella mobilità. Una sfida che è già stata raccolta. A fine novembre il sindaco Gaetano Manfredi ha incontrato il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Eike Schmidt proprio per discutere delle strategie per migliorare i trasporti e promuovere l’importanza del sito in vista di eventi significativi come Napoli 2500 e il Giubileo. Tra le proposte emerse, spicca l’idea di istituire una navetta speciale che, a partire dalla prossima primavera, garantirà collegamenti frequenti tra il centro città e il museo.